
Maledetta antenna: da quando è stata installata le vacche di Frédéric, Geraldine e Yannick Salgues, a Mazeyrat-d’Allier, in Alta Loira, non son più le stesse. Mangiano e bevono poco, appaiono abuliche, e per molti versi hanno comportamenti insoliti. Ma non solo: ad essere venuta meno è anche la loro produttività, passata da 25 a 14 litri per capo al giorno.
Un crollo che non troverebbe spiegazioni plausibili se non fosse accaduto in concomitanza con l’installazione – avvenuta il 16 luglio scorso – di un ripetitore della telefonia mobile 4G a meno di duecento metri dalla stalla. Gli allevatori hanno cercato di capire cosa stesse accadendo e hanno fatto effettuare delle prime analisi del latte, da cui è stato evidenziato un calo importante dei livelli di grassi e proteine, che deprezzano il prodotto e rischiano di far perdere il premio sinora sempre riscosso.

Sconcertati dalla vicenda, i tre non si sono persi d’animo, nel tentativo di capire prima, e di trovare una soluzione poi, ma la più rapida possibile, per uscire fuori da quello che sembra un incubo ma purtroppo è una dura, durissima realtà.
I tre le hanno tentate davvero tutte: sono stati e sono assistiti dal loro veterinario, hanno coinvolto le aziende agricole confinanti, tecnici lattiero-caseari, specialisti in fisiologia, riproduzione e genetica bovine, consulenti di un ente specializzato nella difesa sanitaria, senza riuscire in nulla di concreto. Almeno per ora.
Un fenomeno inspiegabile, contro cui nulla è rimasto intentato
Ovviamente i tre hanno segnalato l’accaduto anche alla propria amministrazione Comunale, e hanno approntato un vero e proprio dossier per richiedere misure risolutive ad Orange (ex Telecom France), che è proprietario dell’impianto, ma anche all’azienda che ha installato il traliccio, alla Dgccrf (Direction Générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des Fraudes), alla Prefettura, a diversi parlamentari. Un dossier inviato anche a molti organi di stampa, che dopo essersi documentati hanno denunciato l’accaduto, senza però riuscire a smuovere nulla di concreto, purtroppo.
Finora – ed è questo che letteralmente sconcerta i Salgues – nessuno ha fornito risposte alle loro domande. Tutti sono concordi nel definire la situazione inaccettabile, capendo quanto insostenibile sia, tutti dicono che non è normale, chi ha visto le vacche conferma che visibilmente stanno soffrendo e chi è del settore si è spinto a definire l’allevamento in serio pericolo.
I tecnici che frequentano l’allevamento da tempo hanno dichiarato che “le vacche sono dimagrite” e che “manifestano comportamenti molto diversi da prima, per come si dispongono nella stalla, per come dormono, mangiano e bevono”.
Qualcosa si è mosso, senza far intravedere alcuna soluzione
A dire il vero, nelle ultime settimane qualcosa si sarebbe mosso, senza però lasciar intravedere un esito della vicenda: la Prefettura ha incaricato l’ANFr (Agenzia Nazionale delle Frequenze) di effettuare le misurazioni delle emissioni, e le letture hanno rivelato bassi livelli di esposizione, ben al di sotto del limite di guardia. Al che, il portavoce di Orange, intervistato da un giornalista di France 3, ha commentato asserendo che le misurazioni sono risultate nella norma, come a dichiarare estraneo il gestore da ogni responsabilità.
Un’ultima ipotesi plausibile
Qualcuno avanza un’ipotesi che forse è l’ultima a rimanere plausibile, vale a dire che nel sito sia già presente qualche elemento – un campo magnetico naturale o delle problematiche insite nell’impianto elettrico dell’azienda – che, innescate o sovrapposte a quelle relative all’antenna – abbiano portato la medesima nell’insostenibile situazione attuale.
Mentre molti auspicano che le istituzioni possano trovare una soluzione per un caso così anomalo ed estremo, si vocifera che i Salgues starebbero per perdersi d’animo, valutando la chiusura dell’attività. C’è da sperare che, in mancanza di una prospettiva praticabile, si avverino quantomeno le condizioni per trasferire gli animali altrove e per avviare le dovute analisi in loco.
20 settembre 2021