C’è penuria di erba e fieno: cambia il disciplinare della Fontina Dop

Fontina Dop
foto Consorzio produttori e tutela della Dop Fontina©

Le difficoltà legate al cambiamento climatico toccano tutte le produzioni agrozootecniche, ma in particolare incidono su quelle che, essendo prodotte secondo un disciplinare (Dop, Igp, Stg), debbono rispettare una serie di vincoli e parametri produttivi, infranti i quali si incappa nel declassamento (ovvero nel sequestro) del prodotto, e nelle sanzioni amministrative e penali per il produttore (quando agisca arbitrariamente e con dolo). A meno che il suddetto disciplinare non sia stato modificato, anche se temporaneamente.

Nel caso di situazioni estreme, non dipendenti dalla volontà dei produttori, e per di più generalizzate – come accaduto in Europa, con temperature elevate e siccità, nella scorsa estate – a intervenire sono i governi centrali dei vari Paesi Ue, che – analizzate le situazioni – dispongono aggiornamenti provvisori, “riscrivendo” parzialmente e temporaneamente i disciplinari stessi.

Vacche al pascolo
foto del Consorzio produttori e tutela Dop Fontina©

È quanto accaduto venerdì scorso, 30 settembre, alla Fontina Dop, con il Mipaaf che, valutate le condizioni in essere, ha disposto che “l’alimentazione delle lattifere dev’essere costituita da fieno ed erba verde prodotti per almeno il 55% in Valle d’Aosta”. Prima di questa variazione – che sarà valida sino al 31 maggio 2023 – la Dop valdostana prevedeva che fieno ed erba dovevano essere prodotti interamente in regione. 

L’intervento ministeriale arriva a seguito della richiesta del Consorzio produttori e tutela della Dop Fontina. La decisione ha tenuto conto anche del decreto dell’assessorato regionale all’Agricoltura del 16 agosto scorso, riguardante la “Dichiarazione di avversità atmosferica assimilabile a calamità naturale, sull’intero territorio regionale, determinata dal perdurare” di una “situazione di deficit idrico associato a temperature giornaliere di molto superiori alla media e alla mancanza di precipitazioni piovose”.

Inoltre, il 19 settembre scorso, l’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) della Valle d’Aosta ha pubblicato una relazione tecnica con cui si evidenzia che “nel periodo estivo 2022 c’è stata una riduzione della superficie prato-pascoliva regionale del 33% nel mese di luglio e del 43% del mese di agosto, rispetto agli anni 2018/2021”.

«Visti questi dati», ha dichiarato la dirigente ministeriale Roberta Cafiero, riferendosi all’articolo 4 del disciplinare, secondo cui “l’alimentazione delle lattifere deve essere costituita da fieno ed erba verde prodotti in Valle d’Aosta” e considerata l’attuale situazione, «tale vincolo non può essere mantenuto».

“La modifica”, precisano al ministero, “non influisce sulle caratteristiche della Fontina Dop” e, ovviamente, non riguarda la produzione di alpeggio.

3 ottobre 2022