Saccani rompe col passato: “No” al latte congelato per la Bufala Dop. E Mandara ci costruisce nuovi successi

 “Se il 2015 della Mozzarella di Bufala Campana Dop è stato un anno di successi commerciali – e lo è stato – per Mandara è andato ancora meglio”. È questo il messaggio che emerge tra le righe del comunicato stampa diffuso martedì scorso dalla Ilc La Mediterranea, che del marchio Mandara è proprietaria.

L’azienda, oltre a produrre il più noto dei latticini del nostro Meridione, è impegnata fortemente a sostenere i propri prodotti “innovativi”: il “Buffalo mozzarella making mix” (a base di latte congelato) e il “Latterì” (latte condensato congelato), entrambi sbarcati sul mercato proprio nel 2015.  Il primo, destinato alla produzione di mozzarella di bufala (non Dop) sui luoghi di consumo; il secondo dedicato alla preparazione di piatti dolci e salati a base di latte di bufala.

Grazie anche a questi nuovi prodotti, il bilancio del 2015 dell’azienda si è chiuso con un secco +20% che si traduce in due incrementi significativi rispetto al 2014: +5,5 milioni di euro e +1 milione di chilogrammi di prodotto venduto. “Un trend in linea con il comparto”, annuncia l’azienda, “che nel 2015 ha registrato un balzo in avanti del 7% nella produzione della Mozzarella di Bufala, che ha visto salire sia il fatturato di produzione (dai 310 milioni di euro del 2014 ai 330 del 2015) sia quello al consumo (da 515 milioni di euro a 540)”. A contribuire al buon esito del business dell’azienda campana si è rivelato strategico l’export, con una presenza nei cinque continenti, e con l’Europa, gli Stati Uniti, l’Australia e il Medio Oriente a far da traino.

Il Consorzio di Tutela: “no al latte congelato”
È curioso ora notare che, a fronte di un’azienda arrembante che ha fatto del latte congelato il proprio nuovo business (la Ilc La Mediterranea, per l’appunto), il consorzio di tutela ha di recente pronunciato un “no” chiaro e netto all’introduzione del latte congelato nella produzione della Dop. Non è un caso che questa svolta giunga ora, dopo il recente avvicendamento al vertice del consorzio tra il direttore uscente, Antonio Lucisano (che il latte congelato difendeva a spada tratta), e quello entrante, Pier Maria Saccani, primo emiliano a dirigere l’ente, con la necessaria autorevolezza e autonomia forse dovuta alla non-contiguità dai centri di pressione locali.

Sull’uso del latte congelato nella produzione della Mozzarella di Bufala Campana Dop, è interessante apprendere quanto ha affermato di recente proprio il direttore Saccani alla redazione di Agronotizie: «Non voglio entrare in polemica con il passato», queste le parole di Saccani, «il mio mandato da direttore inizia a gennaio 2016 e tutto quello che viene prima mi interessa poco…» «…l’utilizzo di latte congelato nella produzione di mozzarella Dop non è nella mia agenda. E vorrei poter spiegare che un Consorzio di tutela non è fatto di solo disciplinare di produzione e sue eventuali modifiche…».

Prese le distanze dal passato e dalle pressioni subite per anni da alcuni dei protagonisti dell’industria casearia, per il consorzio si apre una nuova era, che ci si augura possa prevedere una maggiore attività di repressione delle frodi (il latte congelato per alcuni è un vizio assai radicato), di concerto con i soggetti incaricati dei controlli e delle sanzioni.

22 febbraio 2016