
Un team internazionale di ricercatori, in prevalenza italiani, ha recentemente pubblicato il genoma completo della razza bufalina (Bubalus bubalis), aprendo nuove e positive prospettive al mondo degli allevatori. Al tempo stesso la ricerca avrà ricadute positive nell’ambito della conservazione di una specie animale che ha il merito di rivestire un ruolo assai importante tra le produzioni agroalimentari di origine animale.
I bufali d’acqua, addomesticati circa 5mila anni fa, hanno sempre avuto importanza economica sia per il latte che per la carne (oggi poco consumata in occidente, purtroppo, ndr). Inoltre, in molti Paesi in via di sviluppo appartiene ad una specie considerata ancora a triplice attitudine, quindi anche da lavoro.
La pubblicazione del genoma del bufalo, che è avvenuta sulla rivista GigaScience, costituisce il punto di riferimento essenziale per futuri studi sulla genetica molecolare del bufalo e aiuterà gli allevatori a migliorare le caratteristiche commercialmente più apprezzate delle bufale d’acqua. Ai ricercatori e ai conservatori invece permetterà di preservare la diversità delle varie popolazioni di bufali.
Questo offrirà agli allevatori della specie bufalina varie opportunità, per una selezione genetica accelerata come quelle che vengono utilizzate dagli allevatori di altre specie da reddito.
Il consorzio internazionale che ha gestito la ricerca, e che ha visto coinvolto anche il più grande esperto italiano di razza – il professor Luigi Zicarelli dell’Università Federico II di Napoli – è stato coordinato dal professor John L. Williams dell’Università australiana di Adelaide. Tra tutti i ricercatori impegnati nei vari incarichi previsti dal progetto, il gruppo coordinato dal professor Alessio Valentini dell’Università della Tuscia e dal professor Aleksey Zimin dell’Università del Maryland, ha eseguito l’assemblaggio del genoma presso il centro universitario di calcolo Caspur di Roma, accorpato nel 2013 assieme al lombardo Cilea all’interno del Cineca, il più importante centro inter-universitario di super-calcolo per la ricerca scientifica presente in Italia.
13 novembre 2017