Il "latte di una volta" si sta riaffacciando sul mercato, grazie ad alcune aziende che hanno reintrodotto pratiche di allevamento estensivo, alimentando le proprie lattifere con erba fresca e fieno, e con minime integrazioni vegetali.
Aziende che la loro materia prima non la vendono alle industrie ma la confezionano e la trasformano - in yogurt, burro, formaggio, gelato - per una piccola schiera di consumatori che cercano la qualità reale.
"Cascina Roseleto e l’Università di Torino lasciano il Latte Nobile". Titolava così, giovedì scorso, il comunicato stampa con cui l'azienda di Villastellone, nel torinese,...
Il 1° ottobre a Roma una giornata all'aria aperta per divulgare un enorme bagaglio di conoscenza. Un agronomo, un nutrizionista, un tecnico caseario sveleranno...
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