Ciolos sollecita Catania sui Fondi Rurali: a rischio 426miloni di €

Dacian Ciolos, commissario europeo all'Agricoltura

Il commissario all’agricoltura dell’Unione Europea – Dacian Ciolos – ha inviato giovedì scorso una lettera al ministro delle politiche agricole – Mario Catania – sul “rischio che siano disimpegnati automaticamente alla fine dell’anno, e quindi persi, una parte consistente dei fondi assegnati all’Italia  (426 milioni di euro) per realizzare otto programmi di sviluppo rurale”. «I fondi», ha ricordato Ciolos nella missiva, «devono essere spesi entro il 2012». Riguardano le regioni Basilicata, Campania, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Nella lettera al numero uno del nostro dicastero agricolo, il commissario europeo fa il punto sul ritardo nei pagamenti relativi agli otto Psr (Programmi di Sviluppo Rurale), e alle Regioni interessate. Ciolos spiega che per i cinque programmi di Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Molise e Sardegna, l’importo dei pagamenti del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (Feoga) da effettuare entro la fine di quest’anno supera l’importo speso per questi programmi nello stesso periodo del 2011.

 

“Il loro stato di avanzamento” – sottolinea Ciolos – “non permette di escludere un disimpegno automatico”. Inoltre, tiene a segnalare un rischio di disimpegno “per i Programmi di Sviluppo Rurale di Sicilia, Campania e Puglia tenuto conto – precisa – della situazione specifica relativa alla loro attuazione, e del fatto che somme importanti devono essere ancora spese e dichiarate alla Commissione entro la fine del 2012”.

 

La Commissione infatti – come previsto dalla normativa Ue – “procederà nel 2013 al disimpegno automatico sulla parte degli impegni di bilancio effettuati nel 2010, che non è stata utilizzata per il pagamento delle spese entro il 31 dicembre 2012”. Ciolos ricorda anche che le “difficoltà nell’attuazione di questi programmi sono esaminate dai comitati di sorveglianza e dai servizi della Commissione Ue insieme alle autorità regionali”. Tuttavia – conclude rivolgendosi a Catania – “sono convinto che un intervento da parte sua potrà contribuire al successo delle iniziative”. Nello stesso periodo una lettera analoga è stata inviata alla Spagna per il recupero di circa 185 milioni di euro.

 

La comunicazione dell’Ue fa seguito alle raccomandazioni che il ministro Catania rilasciò a inizio mese a proposito dell’inevitabile riduzione delle risorse disponibili e del calo di redditività dell’agricoltura. «Questi», aveva sottolineato il numero uno del dicastero agricolo, «rendono necessaria una revisione dei principi di ripartizione dei fondi Ue che dovranno in futuro essere riservati ai soli “soggetti agricoli a tutto tondo”, vale a dire a chi davvero viva di agricoltura “a tempo pieno”».

 

«Con il calo della redditività agricola»‚ aveva osservato Catania, «abbiamo il dovere di riconcentrare le risorse su chi davvero vive di agricoltura. Siamo alla vigilia della fase finale della trattativa per la riforma della Pac, è una fase molto delicata e la nostra priorità è quella di assicurare ai nostri agricoltori il giusto ritorno in termini di sostegno economico».

 

“Le chiacchiere si fanno”, è il commento che più ricorre tra gli agricoltori nei social network, “ora vediamo se arrivano i fatti!”. Ma la sensazione è che nessuno creda più ad un vero e concreto impegno della politica e dello stesso associazionismo agricolo nei confronti per il mondo agricolo.

 

27 ottobre 2012