Sono di UniCredit gli strumenti ”taglia crisi” concessi ai produttori di Grana Padano

Arriva al momento giusto l'accordo tra UniCredit e Consorzio Nazionale per la tutela del Grana Padano, con cui le due parti si prefiggono l'obiettivo principale di dare alle realtà produttive della prima filiera casearia italiana (prima come volumi d'affari, ndr) uno straordinario supporto finanziario. "L'intesa", si legge in una nota stampa, garantirà ai consorziati il "supporto finanziario necessario in questo momento di difficile congiuntura economica, attraverso le diverse soluzioni di finanziamento che la banca prevede per il settore agricolo".

Nel dettaglio, spiega l'istituto di credito, l'offerta prevede "diverse soluzioni di finanziamento, che vanno dal'"Agribond" al "SuperCash Rotativo", per finire con la "Reverse Factoring" e la "Conduzione Agraria", che permetteranno ai produttori (gli allevatori, ndr) di finanziare circolante e investimenti per macchinari e ammodernamento strutture, e alle latterie di sostenere i produttori con acconti e di fronteggiare al meglio spese di stagionatura e investimenti strutturali e di processo".

Il comunicato è stato diramato a seguito dell'incontro tenutosi lunedì scorso presso la sede del Consorzio per la tutela del Grana Padano, a Desenzano del Garda, tra i vertici della banca e dell'ente di tutela, al termine del quale le due parti – nelle persone di Monica Cellerino, regional manager della Lombardia di UniCredit e di Nicola Cesare Baldrighi, presidente del consorzio – hanno siglato l'accordo che punta "a garantire una maggiore competitività del comparto", definito, "uno dei settori trainanti dell’economia italiana".

Il Consorzio per la tutela del Grana Padano è forte di 451 soci, suddivisi in 132 produttori, 156 stagionatori, 132 porzionatori e 31 grattugiatori.

Di recente un provvedimento (il ritiro da parte dell'Agra di forme per gli indigenti) volto a favorire i produttori di Grana Padano, non concesso a quello del Parmigiano Reggiano ha rinfocolato dispute e polemiche tra le parti (leggi qui e qui).

20 ottobre 2014