Fischer Boel: «stop agli aiuti a favore dei soliti noti»

Mariann Fischer Boel con i ministri agricoli olandese e renano, Gerda Verburg ed Eckhard Uhlenberg – foto dal profilo Facebook di M. Fischer Boel

25 settembre 2009 – Era ora che qualcuno desse uno stop agli aiuti per i soliti noti. La commissaria europea all’Agricoltura Mariann Fischer Boel , da ieri in Sardegna su invito di Confagricoltura, ha dichiarato che «l’Ue è disposta a finanziare progetti di promozione dei prodotti sardi d’eccellenza, ma non più disposta a concedere aiuti o misure protezionistiche a chicchessia».

Senza peraltro farne il nome, l’allusione – chiara – era diretta al Pecorino Romano, che per anni è andato avanti coprendo i propri limiti grazie agli aiuti pubblici. La speranza è che questo cambio di atteggiamento della Commissione Europea venga esteso agli altri “soliti noti” che hanno sinora assorbito la stragrande maggioranza dei fondi pubblici per coprire le proprie inadeguatezze, i propri errori e i problemi di mercato che hanno investito molti altri oltre loro.

Nel corso della visita ad un’azienda di Siamanna, l’assessore regionale all’agricoltura Andrea Prato ha fatto notare alla Fischer Boel che oltre tre quarti delle realtà allevatoriali sarde fanno capo alla produzione di Pecorino Romano. Come a dire che le scelte qui presentate dalla responsabile Ue rischieranno di mettere in ginocchio una buona parte dell’economia dell’isola.

Lo stesso Prato, poco più di una settimana fa, aveva però dichiarato che bisognerà trovare delle alternative valide alla Dop più famosa della Sardegna; «prodotti caseari innovativi da promuovere e veicolare attraverso la grande distribuzione organizzata».

Forse è l’ora, finalmente, di voltare pagina.