
Consumatori di tutt’Italia, unitevi, e fatelo in difesa dell’agroalimentare italiano! Suona così, né più né meno l’ultimo appello del ministro Luca Zaia a favore del “food made in Italy”, in vista delle festività natalizie.
Nonostante la prevista contrazione dei consumi, nelle due settimane a cavallo della fine dell’anno, si prevede che 6 miliardi di Euro se ne andranno in cotechini, bollicine e formaggi tipici. Prodotti che, quando di provenienza industriale, di italiano hanno spesso il luogo di produzione ma non la materia prima, come detto a chiare lettere nel corso di quest’anno tanto da Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte, quanto da Giandomenico Auricchio, presidente di Federalimentare.
Augurandoci che il Natale dell’anno prossimo (o, ancor meglio, la Pasqua) possa davvero darci modo di scegliere il made in Italy di nome e di fatto, non ci rimane che accogliere l’invito di Zaia limitandoci però a canali di vendita specializzati e garantisti o, meglio ancora, acquistando direttamente da malghesi e da pastori.
5 dicembre 2009