Galan e Zaia ancora a muso duro sui temi delle quote latte

Dopo vent’anni di splafonamenti, l’Italia è riuscita finalmente nell’ultima campagna produttiva (2009-2010) a non superare i limiti massimi ammessi dall’Ue in materia di quote latte .

A darne notizia è stata l’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), che ha comunicato il dato ufficioso della produzione nazionale – di poco inferiore ai 10 milioni 500mila tonnellate;  400mila tonnellate sotto la quota ammessa da Bruxelles (10milioni 900mila t circa).

In attesa del dato ufficiale, i commenti degli interessati hanno ancora i toni polemici registrati la settimana scorsa tra le parti contrapposte: quella del ministro Giancarlo Galan, che ora parla di “autorevolezza riconquistata dal nostro Paese” e quella degli esponenti della Lega, che hanno rivendicato, attraverso il quotidiano La Padania, il merito del risultato alla precedente gestione Zaia.

Nel frattempo l’attuale governatore del Veneto comparirà come testimone di difesa nel processo contro diciannove persone, per lo più appartenenti a due cooperative milanesi di allevatori (La Latteria di Milano e La Lombarda), implicate nella clamorosa truffa emersa nell’inverno scorso e perpetrata ai danni dell’Agea.

Agli imputati verranno contestati i reati di truffa e peculato per l’appropriazione indebita di 118 milioni di euro (spettanti all’Agea, appunto) tra il 2003 e l’anno scorso. Voci attendibili non escludono che a bilanciare la testimonianza di Zaia in favore degli imputati, l’attuale ministro Galan potrebbe decidere di testimoniare a sua volta, ma in favore dell’accusa.

Le schermaglie tra i due esponenti politici sembrano quindi non volersi placare, giocate su tematiche calde inossidabili: le quote latte e gli Ogm.

15 ottobre 2010