Nuovo business di Nestlé: mamme e lattanti sono avvisati

Il termine qualità è di sicuro uno dei più abusati dall’industria agroalimentare. Lo si nota ancora una volta nel leggere come la Nestlé stia presentando al mercato la “capsula di latte” che permetterà alle mamme di preparare una sorta di biberon “in meno di un minuto”. In sostanza la multinazionale svizzera ha trasferito al segmento di mercato della prima infanzia lo stesso sistema del Nespresso, con le capsule di latte (quale latte?, ndr) che vanno inserite in un apposito biberon. Il prodotto, che si chiama BabyNes, è stato lanciato dalla Nestlé con una nota stampa altisonante (“come una combinazione unica di innovazione nutrizionale e macchina ad elevata tecnologia”) e per ora è in vendita nella sola Svizzera.

La Nestlé presenta BabyNes come “il primo sistema nutrizionale completo per lattanti e bimbi” e mette già le mani avanti, sottolineando – nel comunicato stampa distribuito per l’occasione – di sostenere l’allattamento al seno e di lanciare il nuovo prodotto per quei bambini che non possono essere alimentati dalle loro mamme: “Nestlé”, sottolinea la multinazionale, “supporta l’allattamento al seno esclusivo per i primi sei mesi di vita dei lattanti, in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, e ribadisce che questo debba essere protratto per un lasso di tempo il più possibile prolungato, ribadendo però che ai piccoli che non possono essere allattati il prodotto “offre un sostituto di elevata qualità al latte materno”.

Le capsule con il latte sono raccomandate per un consumo nei primi tre anni di vita, e sono prodotte con sei differenti formule che andrebbero a coprire i bisogni nutrizionali dei bimbi con tre diversi prodotti per i primi mesi, e uno per ogni anno fino al terzo.

Gli speciali biberon necessari per questo tipo di allattamento sono state denominate “BabyNes machines” e sono in grado, in meno di un minuto, di “preparare la bottiglia con la giusta dose e temperatura, spingendo un bottone”. La multinazionale rassicura che la nuova tecnologia “assicura una igienica, veloce e facile preparazione” del biberon.

Secondo l’agenzia d’informazione dei consumatori “Helpconsumatori”, l’operazione è destinata a far discutere per via della “fama che la Nestlé si è costruita negli anni intorno alle spregiudicate operazioni di marketing aggressivo fatto nei Paesi poveri per la promozione del latte in polvere attraverso forniture gratuite agli ospedali”.

“Quantomeno”, conclude la nota di Helpconsumatori, “senza conoscere le proprietà nutrizionali del prodotto”, il BabyNes “rilancia una domanda che può agitare i sonni di tanti genitori: si tratta di prodotti che diventano alleati o nemici di mamme senza tempo?

27 maggio 2011