26 novembre 2008 – «Non sarà una sanatoria ma un decreto legge, e lo presenterò presto al Consiglio dei Ministri. Offrirà l’opportunità di avere le quote se si pagano le multe».
Con queste parole il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha messo un punto fermo ieri alla vicenda delle quote latte e dato una risposta agli equivoci e alle polemiche montati da più parti nei giorni scorsi.
Si apre quindi un’opportunità importante per le 1.500 aziende agricole che producono latte senza avere assegnata neppure una quota. Un argomento forte per il ministro, che ha tenuto a precisare che per le aziende che produrranno fuori quota sarà previsto un super-prelievo del 150%.
«Iniziative volte verso la legalità», assicura il ministro, che assicura come «con le nuove quote latte non vi sarà un calo dei prezzi, in quanto ai nostri produttori oggi costa 34-36 centesimi di Euro al litro quello nostrano, mentre quello d’importazione si attesta attorno ai 19-20 centesimi».
Regolarizzare le aziende agricole, ha osservato Zaia, non è comunque il solo obiettivo del decreto, che punterà principalmente «ad evitare la guerra tra poveri» che si potrebbe verificare con la cessazione del regime delle quote latte, che entrerà in vigore il 1° aprile del 2015. A quella data, infatti, le aziende italiane prive di aiuto comunitario si troverebbero a far fronte ad una concorrenza schiacciante da parte del latte estero, di gran lunga più competitivo del nostro.
«Per risolvere questo problema», ha ripreso Zaia, «punteremo ad arrivare al 2015 con una sorta di “atterraggio morbido”, che consentirà alle aziende di adeguarsi gradualmente alla prevista cessazione del regime delle quote latte.