Mentre la Coldiretti recrimina perché Alitalia serve un formaggio statunitense ai propri passeggeri sui voli da e per New York, il Giappone che vola ci dimostra come una nazione che sino a pochi anni fa non produceva formaggi di qualità apprezzabile (ma si dava da fare per capire come si fanno) oggi libera l’orgoglio del prodotto locale, ben assortito e di qualità.
Japan Airlines ha infatti colto l’occasione dell’aggiornamento della carta dei vini di bordo, lo scorso 1° marzo, per iniziare a proporre ai propri passeggeri di First e Business Class una novità assoluta per una compagnia di bandiera orientale, vale a dire la nuova gamma di formaggi giapponesi, per lo più artigianali, di particolare qualità.
Da sempre sensibile al prodotto caseario, anche per la praticità che garantisce tanto al passeggero quanto al personale di bordo, la Jal ha deciso di fare questo importante passo ora che il Giappone avrebbe, a quanto pare, dei produttori di cui potersi vantare.
La gran parte di essi si trova nella regione di Hokkaido, caratterizzata da un clima fresco e da una storica vocazione agricola, e in cui i primi caseifici hanno iniziato ad operare già alla fine del XIX secolo. È certo che, rispetto ad allora, molto sia cambiato anche in ragione del fatto che il nuovo corso di produttori del Sol Levante si è ispirato alle migliori produzioni artigianali del Vecchio Continente.
In totale la proposta casearia di Jal si basa su un assortimento di sedici formaggi, appartenenti a tipologie differenti, offerte in cinque opzioni in First Class e in tre in Business. Per la precisione, la First Class è sui voli tra Tokyo (Narita) e New York, Chicago, Los Angeles, Londra, Parigi, Francoforte e Jakarta, mentre l’Executive Class è disponibile tra Tokyo (Narita) e New York, Chicago, Los Angeles, Vancouver, Londra, Parigi, Francoforte, Mosca, Sydney, Bangkok, Singapore, Jakarta, New Delhi, Ho Chi Minh City, Hanoi, Kuala Lumpur, e tra Tokyo (Haneda) e San Francisco, Parigi e Honolulu.
9 marzo 2012