Centrale di Brescia: rimpasto ai vertici e patto con McD’s Italia

Il cappuccino fatto con il latte "Re Cappuccio" della Centrale del Latte di Brescia andrà ad aggiungersi alla proposta di alcuni McCafé d'ItaliaAcque agitate alla Centrale del Latte di Brescia nelle ultime settimane, da quando è tornata a circolare la voce insistente circa una possibile cessione delle quote azionarie che sono in mano al Comune. I centocinquanta lavoratori dell’azienda e tutto l’indotto che attorno ad essa ruota sono in apprensione nonostante le parole rassicuranti con cui il sindaco Adriano Paroli ha escluso più volte alla stampa locale l’intenzione di procedere verso l’alienazione della proprietà da parte dell’amministrazione comunale.

In attesa di ulteriori sviluppi, martedì scorso, i vertici di Palazzo della Loggia hanno comunicato le candidature per i nuovi CdA delle controllate, e per la Centrale, oltre alla riconferma dei tre esponenti attualmente in carica – Giulio Baroni, Franco Dusina e Greta Soncina – sono state accolte quella del capogruppo provinciale del Pdl Diego Invernici e quella di Imma Lascialfari, ambientalista storica del bresciano, che dal 2007  si batte contro la realizzazione della centrale elettrica di Offlaga.
 

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Nel frattempo, chi all’interno dell’azienda punta diritto ad operare per valorizzare il prodotto e per cercare sempre nuovi mercati in cui espandere l’attività, ha pensato bene di raggiungere un patto con McDonald’s, grazie ad uno dei prodotti più esclusivi di Latte Brescia: il “Re Cappuccio“. Re Cappuccio è, per chi non lo sapesse, il latte creato dalla centrale bresciana nel 2008 per il segmento bar, grazie al quale la schiuma del cappuccino riesce più cremosa,  compatta e durevole.

 
Un prodotto che, dopo aver conquistato il pubblico dei campionati italiani di caffetteria, è diventato la testa di ariete della centrale bresciana per sfondare oltre il mercato locale, in molte altre piazze del Nord Italia.
 
Ora, attraverso l’apprezzamento di alcuni dei cosiddetti “ristoranti” del circuito McDonald’s, il Re Cappuccio inizia la manovra di sfondamento verso sud, inserito nelle proposte di molti McCafé della penisola. Un po’ di sostanza, oltre le molte (troppe, ndr) iniziative di puro marketing con cui il numero uno dei fast food ha tentato di scrollarsi di dosso l’immarcescibile etichetta del “junk food” che lo accompagna da anni.
 
9 marzo 2012