Svizzera: troppo latte biologico rispetto alla domanda. Bio Suisse frena gli allevatori

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Contrordine, gente: l’Eldorado del latte biologico confezionato, che solo pochi mesi fa veniva presentato agli allevatori come “la nicchia di mercato su cui investire, riconvertendo”, pare già aver fatto il suo tempo. Quantomeno a vedere quel che accade nella vicina Confederazione Elvetica, dove – a detta dell’organizzazione professionale Bio Suisse – gli allevatori stanno producendo più di quanto il mercato sta richiedendo.

Ma quel che più crea preoccupazione, in Svizzera, è il crescente divario tra il numero di agricoltori che stanno operando per passare al biologico (molti, a quanto pare, ndr) e l’interesse che i consumatori stanno mostrando per quel prodotto. Un interesse che avanza sì, senza correre.

In questo stato di cose, le organizzazioni dei produttori di latte biologico hanno deciso di creare delle liste di attesa per l’accesso al mercato degli agricoltori che più recentemente hanno avviato la conversione. E questo perché una parte dei consumatori interessati al prodotto, all’atto dell’acquisto, si farebbe irretire da offerte alternative, che – anche là come in Italia – non mancano mai nei supermercati.

“Sebbene la domanda di latte biologico sia in aumento”, spiega l’ultima newsletter di LID –  Mediendienst des Landwirtschaftlichen Informationsdienstes (Servizio di Informazione Agricola della Svizzera tedesca, “essa è ancora troppo bassa, quindi gli agricoltori che passano al latte biologico dovranno attendere più del previsto per collocare il loro prodotto sul mercato”, e questo a causa della massiccia offerta di “latte tradizionale, a prezzi molto bassi”.

“In sostanza, nel 2019”, secondo LID, “il mercato non è stato in grado di assorbire completamente il latte biologico prodotto in più rispetto all’anno precedente”. “Se tutti gli agricoltori interessati a convertire al biologico”, prosegue il servizio d’informazione agricolo, “saranno in grado di consegnare la loro produzione, nel 2020 altri 23 milioni di litri potrebbero essere immessi nel mercato. Una quantità che nel 2021 si dovrebbe incrementare di altri 14 milioni di litri.

Per questo motivo, Bio Suisse cerca ora di dissuadere gli agricoltori dal biologico; un orientamento a frenare che dovrebbe essere attuato quantomeno nei due anni a venire.

Oltre alla creazione di una lista di attesa, Bio Suisse ha annunciato per l’anno prossimo il lancio di una nuova campagna di promozione del latte biologico, direttamente nei punti vendita, in collaborazione con tutti gli attori del mercato, al fine di stimolare la domanda.

In Svizzera ad oggi circa 3.300 aziende agricole producono oltre 245mila tonnellate di latte bio, vale a dire il 7,1% della produzione totale di latte prodotto nella confederazione.

16 dicembre 2019