Confédération Paysanne: “No alla denominazione fermier per i formaggi stagionati da terzi”

Un formaggio fermier (di fattoria) può considerarsi tale se stagionato fuori dall’azienda agricola, assieme a formaggi industriali? – foto Pixabay©

Quello appena trascorso, a cavallo tra la metà di dicembre e quella del corrente gennaio, è stato per i produttori dei formaggi agricoli francesi un mese ricco di preoccupazioni. E questo, a seguito dell’approvazione di un decreto legge con cui l’Assemblée Nationale aveva introdotto, all’inizio di dicembre (in lingua francese), delle modifiche sostanziali alle metodologie produttive degli allevatori che lavorano il proprio latte.

Tra di esse, desta preoccupazioni la disposizione che consente all’operatore non agricolo – commerciante, stagionatore o affinatore, anche se di prodotti industriali – di poter completare la fase di maturazione del prodotto, mantenendo per esso la denominazione di “fromage fermier”.

La misura è stata accolta positivamente dal ministro dell’agricoltura Didier Guillaume, che ha commentato affermando che «puoi essere un contadino, produrre formaggi agricoli e non essere in grado di portarli a maturazione nella tua fattoria», come a dire che in tua vece ci sarà qualcuno che lo farà al tuo posto, anche se lontano dal luogo d’origine, anche se in città, o in ambienti in cui sono presenti altri formaggi, artigianali, industriali o agricoli che siano.

Nel frattempo le nuove disposizioni sono state accolte con crescente attenzione dal mondo agricolo, e le preoccupazioni che sono montate – molte nei social network, forse a sproposito o quantomeno eccessive – hanno portato alcuni operatori a presagire scenari apocalittici, ipotizzando come possibile una non meglio precisata “raffinazione industriale dei prodotti agricoli”.

Sulla vicenda è intervenuto aspramente il sindacato “Confédération Paysanne”, che attraverso la portavoce Hélène Bertrand, di Vauclus (dipartimento della Provenza-Alpi-Costa Azzurra), ha espresso una ferma critica annunciando una forte mobilitazione.

In una nota ufficiale diramata la settimana scorsa, il sindacato contadino ha parlato di un rischio di svalutazione dei formaggi “fermier”, che si contrappone alla crescente ricerca di qualità da parte dei consumatori, e che insidia la già palese fragilità di alcuni redditi agricoli.

Tornando sulla questione, Hélène Bertrand, ha confermato che si sta lavorando per un’ampia mobilitazione, prevista per le prossime settimane: «Scriveremo al ministro e a tutti i nostri parlamentari affinché si rendano conto dei problemi e delle conseguenze che tale decisione potrebbe generare».

20 gennaio 2020