Coronavirus: gli svizzeri invadono le campagne. Fieno e pascoli danneggiati dalla gente

foto Pixabay©

Le restrizioni dovute alla pandemia da Coronavirus hanno spinto molti svizzeri ad andare in campagna e in montagna, soprattutto durante gli ultimi fine settimana, per cercare svago nei prati e nei pascoli, visti i divieti confederali a frequentare i parchi e gli spazi lacustri più prossimi ai centri urbani. Una situazione che ha riproposto – e che avrebbe acuito – i conflitti tra agricoltori e cittadini.

Lo ha comunicato il servizio d’informazione agricola Lid (Landwirtschaftliche Informationsdienst), segnalando che in diverse aree l’erba per il foraggio è stata calpestata e parzialmente danneggiata, e che alcuni pascoli sono rimasti inquinati da rifiuti. Questi ultimi rappresentano un’insidia molto importante per gli animali che tra qualche settimana torneranno a brucarvi erba, soprattutto per via delle lattine di alluminio lanciatevi, per i tappi metallici, per le bottiglie di vetro rotte.

Uno dei cartelli predisposti dall’associazione degli agricoltori svizzeri Agrifutura©

Dal canto suo, la Usc (Unione Svizzera dei Contadini) ha raccomandato alle famiglie di agricoltori di cercare un colloquio costruttivo e diretto con le persone che – loro malgrado, le più volte per ignoranza – possono arrecare danno senza neanche averne coscienza: “Spesso la gente non si rende nemmeno conto”, spiegano all’Usc, “che sta causando danni. In questo senso possono essere utili anche i cartelli che informano sul comportamento da tenere per una buona convivenza nelle zone rurali. Cartelli che i contadini possono ordinare” e grazie ai quali, a quanto pare, le problematiche si ridurrebbero di molto.

Anche la Zbv (associazione dei contadini zurighesi) consiglia di richiamare l’attenzione sul problema utilizzando cartelli e – se necessario – recintando le aree interessate. Tuttavia, secondo l’associazione zurighese, non è sempre facile parlare con gli escursionisti, che in alcuni casi sono in transito con auto, camper e moto, ma che – anche se a piedi – spesso non hanno mostrato la necessaria comprensione o addirittura hanno reagito malamente quando invitati a correggere i loro comportamenti. [continua dopo la pubblicità]

 

Già prima di Pasqua, la Lbv (organizzazione contadina lucernese) aveva richiamato l’attenzione della popolazione sul problema, dopo che a Kriens molte persone si erano radunate su terreni agricoli comportandosi come se fossero i padroni dei terreni, bivaccando e palesando un assoluto disprezzo per il bene altrui.

«La situazione è mutata dopo che gli agricoltori hanno installato pannelli informativi, e a volte barriere», ha detto la responsabile della comunicazione della Lbv, Sandra Lüscher, «ma da altre aree dello stesso cantone sono giunte ripetute segnalazioni di difficoltà», come se il problema si fosse semplicemente spostato da una zona all’altra.

Lüscher ha sottolineato anche che «sempre più escursionisti visitano fattorie, stalle e animali in questo periodo, ma ciò che in circostanze normali sarebbe auspicabile sta ora diventando una sfida, poiché sono proprio coloro che appartengono a un gruppo a rischio a dipendere dal rispetto delle misure igieniche».

27 aprile 2020