Latte: le Regioni Ue richiedono una compensazione e la riduzione delle rese

Ulrika Landergren, presidentessa della CdR dell’Ue – foto CdR©

“Le ultime misure proposte dalla Commissione europea a sostegno dei mercati agricoli e alimentari più colpiti, non impediranno un’altra crisi del latte. È quanto sottolineato dal Comitato europeo delle regioni (CdR)”. Ad affermarlo, venerdì scorso 29 aprile, è stata Wioletta Wojewodzka, referente per la stampa presso l’Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell’Ue.

“Le misure eccezionali”, prosegue la portavoce del CdR, “annunciate il 22 aprile come ulteriore risposta alla crisi del Coronavirus, comprendono la concessione di aiuti all’ammasso privato, la flessibilità per i programmi di sostegno del mercato e l’eccezione straordinaria alle regole di concorrenza dell’Ue”.

“Per alleggerire l’onere della crisi del Coronavirus”, incalza Wojewodzka, “che grava sulle spalle dei produttori e dell’industria lattiero-casearia, e per evitare di creare ancora una volta una “montagna di latte”, la politica di Bruxelles è al lavoro su un sistema volontario di riduzione del volume, nell’àmbito comunitario”. Una scelta che al momento appare come l’unica via per ridurre la pressione sul prezzo del latte. [continua dopo la pubblicità]

 

Secondo il CdR dell’Ue, quindi, i produttori dovranno ricevere una compensazione commisurata ai litri di latte non prodotti, al fine di ammortizzare le inevitabili conseguenze economiche.

“Il piano della Commissione per contrastare la crescente crisi del settore lattiero-caseario con aiuti all’ammasso privato”, aggiunge Wojewodzka, “ha già dimostrato di non essere sufficiente ad arrestare la crisi, come accadde nel 2015-2017. Con quelle misure si perse tempo prezioso, sin quando – alla fine del 2016 – il programma di riduzione del volume fu coordinato dalla Commissione Europea che finalmente pose fine alla crisi dei prezzi del latte”.

Verso una regolamentazione straordinaria
Dopo il recente incontro con l’Emb (European Milk Board), la presidentessa della Commissione per le risorse naturali del CdR, Ulrika Landergren, ha espresso una posizione ben chiara, affermando che «L’attuale situazione ci obbliga più che mai a fare un uso efficiente delle risorse disponibili. È fondamentale regolamentare i mercati agricoli per evitare una crisi settoriale». [continua dopo la pubblicità]

 

«Dobbiamo trarre conclusioni», ha proseguito Landergren, «dalla precedente crisi del settore lattiero-caseario. È meno costoso agire sin dall’inizio piuttosto che agire successivamente. Poiché i volumi di latte accantonati esercitano una pressione al ribasso sul prezzo di mercato, la decisione del Consiglio avrebbe senso solo se la misura di ammasso proposta dalla Commissione fosse limitata e integrata da un programma di riduzione del volume dell’Ue».

4 maggio 2020