Lanciato il 10 settembre scorso, il progetto Queseria di Lidl España – un’area dei supermercati dedicata alle selezioni casearie – ha già trovato un primo inciampo piuttosto serio, anzi due. Vale a dire che nel breve lasso di tempo di due mesi di attività, il progetto è stato macchiato da due ritiri cautelativi per ragioni sanitarie inerenti altrettanti prodotti: un tronchetto di capra e un formaggio “tipo brie”, contaminati rispettivamente da listeria monocytogenes e da escherichia coli.
In entrambi i casi, la stampa spagnola ha dato particolare risalto alle due allerta e ai relativi sequestri, fornendo – come previsto – tutti i dettagli (produttori, lotti, scadenze) e le foto dei prodotti, per mettere in guardia i consumatori e agevolare gli acquirenti a restituire la merce per il rimborso.
Dal canto suo, Lidl España ha ricevuto il primo avviso il 15 ottobre, ad appena un mese dal lancio del progetto, quando l’Aesan (Agencia Española de consumo, Seguridad Alimentaria y Nutrición) ha segnalato la presenza di listeria in un formaggio di capra prodotto nei Paesi Bassi dalla Jermi. Per la precisione, la suddetta agenzia ha rilevato listeria nel lotto 412, in scadenza il 6 novembre, diffondendo il seguente avviso: “Si raccomanda alle persone che hanno prodotti inclusi in questo avviso a casa di astenersi dal consumarli e di restituirli al punto di acquisto”.
Come se non bastasse, a due settimane di distanza, il 31 ottobre, la stessa agenzia ha comunicato di aver rintracciato in un altro formaggio la presenza di escherichia coli. Più precisamente nel lotto 402 del brie, ancora una volta prodotto dalla Jermi.
Di conseguenza, la catena di supermercati tedesca ha seguito lo stesso protocollo avvertendo che il fornitore stesso ha rilevato la presenza del batterio in un controllo interno e che coloro i quali ne avessero acquistato, potranno presentarsi in un supermercato Lidl con il prodotto incriminato, per riavere i loro soldi.
Come prevedibile, l’azienda ha cercato di giustificare i due gravi incidenti di percorso precisando che “qualità e sicurezza sono una priorità di Lidl” e che l’azienda possiede le più attuali certificazioni di qualità e ha operato numerose attività di autocontrollo: “le facciamo continuamente, con l’aiuto dei fornitori”, è stato scritto in un comunicato, che prosegue affermando che “l’anno scorso l’azienda ne ha realizzati più di 6.200″.
9 novembre 2020