Lunedì scorso, 23 novembre, il Consiglio dell’Ue ha dato il via libera al protocollo d’intesa che prevede la tutela, nella Repubblica Popolare Cinese, di cento prodotti Dop e Igp europei – 26 dei quali italiani – e l’iscrizione di altrettanti prodotti di quel Paese nel registro comunitario dei prodotti di qualità.
Dopo aver ricevuto il consenso della plenaria dell’Europarlamento, arrivato mercoledì 11 novembre, e l’ok dei Paesi coinvolti nell’operazione, l’accordo dovrebbe essere varato all’inizio del prossimo anno. Trascorsi i primi quattro anni, l’elenco potrà essere arricchito di altri 75 prodotti per parte.
La cooperazione tra l’Ue e la Cina nel settore delle indicazioni geografiche iniziò nel 2006 portando alla protezione di dieci prodotti per parte, nel 2012. Nel 2019, la Cina è divenuta, in termini di fatturato, la terza destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Ue, per un valore di 14,5 miliardi di euro. È inoltre la seconda destinazione per le esportazioni dell’Ue di prodotti protetti da ad indicazione di origine, che rappresentano il 9% in valore e comprendono vini, alcolici e altri prodotti agroalimentari.
In termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell’Ue ammonta a circa 74,8 miliardi di euro, pari al 6,8% dei prodotti alimentari e delle bevande dell’Ue, e le esportazioni (16,9 miliardi di euro) rappresentano il 15,4% di tutte le esportazioni dell’Ue di prodotti alimentari e bevande.
I 26 prodotti italiani che beneficiano dell’accordo sono, in rigoroso ordine alfabetico, i seguenti: Aceto balsamico di Modena, Asiago, Asti, Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Bresaola della Valtellina, Brunello di Montalcino, Chianti, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, Montepulciano d’Abruzzo, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Soave, Taleggio, Toscano (vino), Vino Nobile di Montepulciano.
30 novembre 2020