
È nata martedì scorso, 16 febbraio, la nuova associazione svizzera Oppal (Organizzazione per la Protezione degli Alpeggi svizzeri), ed è nata lanciando un’iniziativa che i più hanno definito “eco-volontariato”, dal momento che si occuperà di coinvolgere persone attratte dal progetto nel presidio di greggi e mandrie al pascolo, a partire dalla prossima stagione di alpeggio.
L’idea dichiarata è quella di aiutare concretamente gli allevatori per dissuadere i lupi dagli attacchi, attraverso un programma denominato “Pastora Protect”, con cui i promotori dell’iniziativa intendono “motivare il maggior numero possibile di volontari”, dicono, “a sorvegliare gli alpeggi per aiutare concretamente gli allevatori che devono affrontare gli attacchi dei lupi”.
Le regole d’ingaggio sono state già definite, in ogni particolare: chi vorrà proporsi come volontario dovrà avere delle nozioni base sulla sicurezza in montagna e potrà fare richiesta con una lettera di presentazione, in cui argomenterà i motivi della candidatura. Chi avrà superato la preselezione verrà chiamato a “partecipare ad una giornata di formazione durante la quale pastori, allevatori, specialisti di cani da guardiania – col supporto dei cani – si alterneranno per spiegare la loro missione nel dettaglio”, spiegano i fautori dell’iniziativa.
Non ci saranno costi per gli allevatori, mentre i volontari dovranno versare un contributo annuale di 50 franchi. In sostanza poi, i volontari accolti nel progetto effettueranno dei giri di sorveglianza, si accerteranno della presenza dei lupi e dei loro comportamenti e faranno percepire ai predatori la loro presenza attiva, garantendo il miglior apporto possibile, avendo sviluppato nel tempo, i lupi, una chiara diffidenza per gli esseri umani.
L’iniziativa è stata ufficialmente ben accolta dalle autorità locali, tant’è che il Servizio dell’Agricoltura vallesano ha sottolineato che “Qualsiasi iniziativa volta ad aiutare concretamente gli allevatori a proteggere le loro greggi e a contribuire a una migliore comprensione reciproca è lodevole e noi la sosteniamo”.
Gli organizzati sperano di trovare sufficienti sovvenzioni, per dotare al più presto i volontari delle necessarie attrezzature per la visione notturna, confidando nell’adesione di molti volontari per poter sostenere il maggior numero possibile di alpeggiatori, di greggi e mandrie.
22 febbraio 2021