Devi vendere qualcosa a uno svizzero? Meglio ad un casaro che ad avvocati e informatici

foto di Switzerland Cheese Marketing©

Se dovete vendere qualcosa ad uno svizzero assicuratevi prima che non si tratti di un tassista né di un informatico o di un avvocato. Ma se avrete a che fare con un casaro, state pur certi che siete davanti ad un buon pagatore.

La notizia arriva da Comparis, azienda specializzata in studi di mercato e comparazioni che – assieme alla Crif, società attiva nelle azioni antifrodi – ha stilato la classifica settoriale dell’affidabilità creditizia, basata sui controlli di solvibilità degli operatori commerciali.

“I dati”, spiega un comunicato diffuso giovedì scorso 29 aprile, “si basano sul “credit score” (punteggio di credito), che serve a valutare l’affidabilità di ciascun individuo: i campioni nei rispettare gli impegni sono le persone attive nella produzione di latticini freschi (554 punti), nel noleggio di macchine agricole (553), nella fornitura di acqua (553), nella produzione di formaggio (551) e nella fabbricazione di mangimi (551)”.

Sul fronte opposto fra quelli che in Svizzera vengono chiamati “malpaga” si trova fra l’altro chi è attivo nei servizi di trasloco (467), nelle pulizie (473), nelle discoteche (474), nei trasporti con taxi (479) e nei bar (480).

«Qui si notano le ripercussioni della pandemia da coronavirus», spiega Michael Kuhn, esperto di Comparis: «la maggior parte dei produttori e dei fornitori di generi alimentari supera bene la crisi, mentre i tassisti e i gestori dei locali notturni e dei bar e i loro dipendenti si trovano in serie difficoltà economiche».

Il credito di cui si gode quindi non è proporzionale al reddito, ma questo lo si poteva anche immaginare: «A prima vista», osserva Kuhn, «si potrebbe pensare che chi ha più soldi in tasca abbia un’affidabilità creditizia maggiore. Questo è vero se si considerano i valori medi, ma ad un’analisi più attenta si nota che anche le persone con un reddito alto o molto alto non hanno pienamente sotto controllo le proprie finanze».

Lo studio ha anche rilevato un divario tra i sessi: le donne con un reddito lordo mensile fino a 8000 franchi hanno una solvibilità più elevata rispetto agli uomini. Con 433 punti, poi, le donne che guadagnano fino a 2000 franchi lordi al mese hanno un “credit score” di 58 punti più alto di quello medio degli uomini. «A quanto pare», conclude Kuhn, «le donne con meno soldi in tasca sanno gestire meglio il denaro degli uomini”.

3 maggio 2021

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