Austria prossima al rincaro del latte fieno: le aziende non possono attendere oltre

Vacche in stalla
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Produrre il latte fieno non è affatto come produrre un latte qualsiasi. Lo sanno bene in Austria, Paese in cui l’Heumilch Stg (questo il nome del prodotto, che da disciplinare vieta i mangimi insilati) rappresenta una consuetudine basata su un vero e proprio culto del mondo rurale: quello della fienagione, e del pascolo.

Come e a maggior ragione di quanto accade negli allevamenti intensivi, i costi dei produttori lattiero-caseari austriaci richiedono ormai adeguamenti dei prezzi che non possono attendere oltre. A ricordarlo è Albert Petschar, presidente del Vöm (Vereinigung Österreichischer Milchverarbeiter, l’Associazione dei trasformatori di latte austriaci): «Se non fosse possibile risarcire allevatori e trasformatori del nostro Paese per l’aumento dei costi di produzione, l’approvvigionamento sicuro e la strategia di qualità propria della nostra industria lattiero-casearia sarebbero in serio pericolo».

«Gli agricoltori», spiega Petschar, «stanno sostenendo sensibili aumenti del costo di mangimi, energia elettrica, carburanti e fertilizzanti, e i trasformatori sono particolarmente colpiti dai maggiori costi relativi all’energia, agli imballaggi e ai servizi di trasporto, ma anche di molte materie prime, come la frutta».

I prezzi dei prodotti lattiero-caseari sono aumentati in modo significativo su tutti i mercati internazionali, mentre in Austria, al momento, sono stati solo in parte compensati dagli accordi tra allevatori e industria alimentare.

«I trasformatori di latte austriaci», aggiunge il presidente del Vöm «hanno adeguato i prezzi alla produzione per far sì che gli allevatori possano compensare le loro maggiori spese, ma non vi è alcuna base adeguata, se l’incremento di costi oggettivamente verificabili non viene ricompensato dal mercato, nella giusta misura. Ancora una volta si manifesta una palese carenza di equilibrio nella competizione della filiera agroalimentare, che impedisce un approccio equo ad agricoltori e trasformatori. Un questione che va al più presto risolta».

«L’industria lattiero-casearia austriaca», prosegue Petschar, «è vista in tutta Europa come un modello, in termini di sostenibilità e qualità: senza Ogm, con i più elevati standard di benessere animale, la più alta percentuale di produttori biologici nell’Ue, il latte fieno e il latte di pascolo biologico, e i migliori valori di protezione del clima ​registrati, che nel complesso sono una prova evidente della nostra qualità».

«I nostri consumatori», conclude il numero uno del Vöm, «apprezzano questa nostra gestione, così responsabile: l’industria lattiero-casearia austriaca è pronta a continuare a sostenere questo assetto insieme a tutte le parti interessate, ma per questo devono esserci le basi economiche, e l’adeguamento dei prezzi dev’essere al più presto raggiunto».

Da informazioni non ufficiali ma attendibili, il ritocco dei prezzi al dettaglio del latte fieno in Austria supererà nei prossimi mesi l’8%, con punte massime di oltre il 10% rispetto agli attuali.

13 dicembre 2021