Rivoluzione culturale da Morrisons: “Annusate il latte per capire se è ancora buono”

Latte Morrisons
foto Morrisons©

Uno dei maggiori gruppi della Gdo del Regno Unito – Morrisons – ha detto “no” allo spreco di milioni di litri di latte, con un apparentemente piccolo intervento sulla shelflife di molti prodotti commercializzati.

Dalla fine di questo mese infatti il 90% del latte a marchio proprio presente nei punti vendita del gruppo passerà dalla dicitura “use by” (“da consumarsi entro il”) alla “best before” (“da consumarsi preferibilmente entro il”), accompagnando la vendita con l’invito, rivolto alla propria clientela, ad utilizzare il proprio olfatto per giudicare l’integrità del prodotto.

Latte Morrisons
Dal 30 gennaio prossimo il 90% del latte Morrisons passerà dalla dicitura “use by” (a sinistra) alla dicitura “best before” (a destra) – foto Morrisons©

Quella di Morrisons è una sfida lanciata al mercato, attraverso la propria clientela: una sfida che paradossalmente sarebbe stata più alla portata dei cittadini di due o tre generazioni fa, molto più avvezze delle ultime a valutare la freschezza del cibo utilizzando per l’appunto vista, olfatto e gusto – ma anche il tatto – e molto poco o per nulla condizionate rispetto ad oggi dall’artificio industriale imposto con l’uso di aromi e additivi vari.

Secondo i vertici di Morrisons, questo cambiamento impedirà che milioni di pinte di latte vengano gettate via ogni anno. I dati relativi all’invenduto vedono da tempo il latte stabilmente al terzo posto dei prodotti alimentari più sprecati nel Regno Unito, dopo le patate e il pane, con circa 490 milioni di pinte (232 milioni di litri) perdute ogni anno, per di più con l’aggravante che spesso quel latte viene versato nei lavandini, arrecando ulteriore danno all’ambiente.

Se si considera che proprio il latte detiene una delle maggiori impronte di carbonio (1-1,5/Kg), appare evidente che l’intenzione di salvare quella grande quantità di prodotto abbia anche una forte valenza ecologica e meriti tutto l’apprezzamento possibile, nella speranza che l’iniziativa possa ispirare altri – gruppi commerciali e produttori – a seguire l’esempio, limitatamente a quanto le normative locali consentano.

A tale proposito il responsabile acquisti dell’azienda, Ian Goode, ha sottolineato che «sprecare il latte significa sprecare gli sforzi compiuti dai nostri agricoltori per produrlo e al tempo stesso produrre emissioni di carbonio che potremmo risparmiare all’atmosfera. Il latte ben conservato di buona qualità ha una durata di alcuni giorni oltre la data di scadenza».

Per tutte queste ragioni, conclude Goode, «il latte non merita di essere rovesciato nel lavandino. Per questo motivo noi di Morrisons oggi facciamo un passo coraggioso e chiediamo ai nostri clienti di decidere se il loro latte è ancora buono da bere. Generazioni prima di noi hanno usato il test dell’annusamento e credo che possiamo farlo anche noi oggi».

Cosa dice l’esperto di economia circolare
Dal canto suo, Marcus Grover, amministratore delegato di Wrap (Waste & Resources Action Programme) ente britannico di beneficenza che opera nel mercato dell’economia circolare, ha dichiarato di essere molto lieto che Morrisons compia questo importante passo per aiutare a ridurre lo spreco alimentare.

Così facendo, ha spiegato Gover, «Morrisons dimostra la propria leadership. Dal canto nostro non vediamo l’ora che altri operatori modifichino le etichette, relativamente alla data di scadenza». A tale proposito, ha proseguito il Ceo di Wrap, «la migliore pratica consiste nell’applicare una data di scadenza solo quando richiesto per reali motivi di sicurezza alimentare».

«Quasi 300mila tonnellate di latte vengono sprecate nelle case del Regno Unito ogni anno, per un valore di 270 milioni di sterline, e questo perché il prodotto non viene utilizzato in tempo. Apportare miglioramenti all’etichettatura costituisce una parte importante degli sforzi di Wrap nell’ambito dell’Impegno di Courtauld 2030 per ridurre lo spreco alimentare domestico. È fantastico vedere Morrisons, come firmatario di Courtauld, apportare questo cambiamento, dando alle persone la sicurezza di usare il loro giudizio e consumare una quantità maggiore del latte che acquistano».

I consigli di Morrisons alla propria clientela
(1 e 2 sulla valutazione; dal 3 all’8 sulla catena del freddo e sull’uso domestico)

  1. Avvicina la bottiglia al naso: se il latte ha un odore acre, potrebbe essersi rovinato
  2. Guarda il tuo latte: se vedi che si è coagulato, non va bene
  3. Metti il ​​tuo latte in una borsa termica quando lo riporti dal supermercato a casa
  4. Metti in frigo il tuo latte non appena arrivi a casa con la spesa
  5. Mantieni il frigorifero a una temperatura compresa tra 1°C e 4°C
  6. Non bere mai dalla bottiglia di latte
  7. Chiudere la bottiglia del latte subito dopo l’uso
  8. Non lasciare il latte fuori dal frigorifero

17 gennaio 2022