Mercato europeo pronto per il latte di cammella, ad iniziare dalla Spagna

Cammelli
foto Dromelink©

Dopo la “teoria”, eccoci alla “pratica”: da oggetto di studio in molte e interessanti ricerche scientifiche svolte negli anni da diverse università e centri di ricerca, il latte di cammella è – finalmente – una realtà di mercato, disponibile anche in Europa per chi volesse acquistarlo.

Di certo non lo si troverà nei grandi centri commerciali di tutti i Paesi occidentali, ma un primo passo è fatto, ed è quello che il produttore spagnolo Dromemilk di Fuerteventura (Isole Canarie) ha compiuto, nel corso della kermesse iberica dell’alta ristorazione, Madrid Fusion – tenutasi nella capitale iberica dal 28 al 30 marzo scorsi – presentando un’ampia gamma di prodotti, che include, tra gli altri, latte fresco in bottiglia di vetro, latte in polvere, e i primi trasformati (l’apripista cioccolato al latte, a cui seguiranno gelato e formaggio).

Alla presentazione, avvenuta martedì 29, al cospetto di molti chef e pasticceri – non solo spagnoli – presenti a Madrid Fusion, hanno partecipato le maggiori autorità coinvolte: Taishet Fuentes Gutiérrez e Fernando Miñarro Mena, direttori generali dell’allevamento e delle infrastrutture turistiche delle Isole Canarie, oltre al ministro del turismo di Fuerteventura, Jessica De Boia Leone.

«Quello del Dromemilk Camel Farm», ha spiegato la responsabile del prodotto, Guacimara Cabrera, «è un progetto iniziato quasi trent’anni fa a Fuerteventura, cresciuto di pari passo con la nostra famiglia. Abbiamo creato una vera e propria riserva naturale con l’intento di salvare la razza di cammelli delle Canarie, che è in via di estinzione, e attualmente siamo diventati i principali produttore di questo latte in tutta Europa».

«Abbiamo iniziato con quattro cammelli», ha aggiunto Cabrera, «e ora ne abbiamo più di quattrocento, il che porta il nostro allevamento di cammelli ad essere il più grande di tutta l’Unione Europea. Nel nostro Paese saremo i primi a produrre latte da questo animale e a commercializzare i suoi prodotti».

Il latte di cammello è un vero e proprio super-food: uno dei più simili al latte umano, assieme a quelli di asina e cavalla. È caratterizzato da un’elevata digeribilità, ha molte più vitamine e un profilo degli acidi grassi assai migliore rispetto ai latti più comuni, a partire da quello di vacca.

La prospettiva in cui, sin dai primi passi, ha operato Dromemilk, ha portato l’azienda ad essere coinvolta sin dai primi Anni 2000 in molti progetti scientifici delle più prestigiose università europee, tutti tesi a comprendere al meglio le proprietà salutari di questo latte. 

Operate tutte le necessarie verifiche, il progetto è entrato nella sua dimensione produttiva a partire dal 2011. Un percorso condotto in maniera oculata e molto ben ponderata, che finalmente ha portato i suoi fautori al confronto con il mercato. E ad un grande interesse che supera la curiosità che naturalmente accompagna un prodotto innovativo e percepito dai più come “esotico”.

L’interesse per il latte di cammella è figlio dei nostri tempi e della straordinaria adesione del progetto con i tempi della sostenibilità ambientale. «Un progetto responsabile», ha sottolineato la gastronoma spagnola Vanessa Santana, «in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile promossa dall’Onu».

I piani del marketing aziendale di Dromemilk prevedono che l’immissione sul mercato iberico dei primi prodotti avverrà nel secondo semestre di questo anno, attraverso un’ampia rete di ristoranti, che – oltre a offrire il valore aggiunto della creatività del singolo – eserciteranno una grande opera di divulgazione delle componenti nutrizionali e salutistiche del prodotto.

«Il latte di cammella», ha spiegato la nutrizionista Laura Perdomo, «è un superfood, ha un alto valore nutritivo ed è molto richiesto in tutto il mondo. Ha un’alta percentuale di Omega 3, ed è ricco di vitamine A, B e C, di calcio, ferro e potassio. Contiene pochi grassi saturi e tutti gli elementi necessari per ridurre il colesterolo ed eliminare più rapidamente le tossine dall’intestino”.

«È inoltre una bevanda ipocalorica», ha concluso Perdomo, «con appena 48 Kcal per 100 grammi». Il prodotto può può rappresentare una valida alternativa a chi sia allergico ai latti più comuni, come quello vaccino, e garantisce apprezzabili benefici alle persone diabetiche, in quanto contiene una sostanza con proprietà molto simili assai simili a quelle dell’insulina.

Il mercato del latte di cammella
Il consumo del latte di cammella sta crescendo in Europa e nel mondo tra il 15 e il 20% all’anno e già il 20% della popolazione mondiale”, spiegano i responsabili di Dromemilk, “consuma questo prodotto”.

Come contributo alla sua diffusione, l’Unione Europea ha deciso di finanziare nel bacino del Mediterraneo progetti tesi ad informare i cittadini circa i suoi benefici, ma anche per sostenere gli imprenditori zootecnici nel diversificare le proprie produzioni.

Oltre ad essere molto bianco, il latte di cammella è in genere leggermente salato ma morbido; quello delle Canarie ha inoltre specifiche connotazioni dolci legate, si dice, alle sue proprietà digestive.

Nella Dromemilk Camel Bio Farm, le cammelle sono allevate allo stato brado, avendo a disposizione centocinquanta ettari di pascolo (un pascolo brullo, beninteso, ma più che sufficiente per un animale molto parco). “La loro resa”, spiegano  gli esperti, “è pari a circa tre litri di latte al giorno”.

4 aprile 2022