Apre a giugno nel Galles il più innovativo caseificio d’Europa

Il caseificio di Mona Island Dairy, in Galles
Il caseificio di Mona Island Dairy – foto Mona Island Dairy©

L’isola di Anglesey, nel Mar d’Irlanda – una delle tredici contee del Galles – vedrà a breve l’apertura di quello che si preannuncia come il più evoluto caseificio d’Europa. Ad annunciarlo dal proprio sito web è stata giovedì scorso, 7 aprile, l’azienda stessa in occasione della visita ufficiale del ministro per gli Affari rurali del Galles del Nord, Lesley Griffiths.

Il caseificio, costato 20 milioni di sterline (24 milioni di euro), 3 dei quali ottenuti con il programma Bites (Business Innovation and Tourism Escalator Scheme), sarà totalmente alimentato da energia rinnovabile, garantendo all’impianto la denominazione di “primo caseificio a zero emissioni di carbonio in Europa”.

Mona Island Dairy logo
Il logo di Mona Island Dairy

Lo stabilimento gallese – denominato Mona Island Dairy – innalzerà gli standard produttivi facendo convivere armonicamente metodi tradizionali e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. In produzione: Edam, Gouda, Cheddar e una gamma di formaggi artigianali, utilizzando – dal prossimo giugno– unicamente il latte di quaranta fattorie locali.

L’impianto, che si sviluppa su una superficie di oltre 7mila metri quadrati, vedrà inizialmente l’assunzione di quindici dipendenti, oltre al personale d’ufficio (dirigenti, amministrazione, uffici tecnici), e produrrà 7mila tonnellate di formaggi all’anno, con un fatturato previsto di 25 milioni di sterline entro il 2022.

«La gamma di prodotti offerta ai settori del retail e della ristorazione», ha spiegato l’amministratore delegato Ronald Akkerman, «soddisferà i menù della ristorazione, i grossisti e i clienti che potranno scegliere il tipo di formaggio (salato in salamoia o a secco), il contenuto di grasso, la forma (blocco o forma tradizionale) e avranno la possibilità di selezionare ingredienti aggiuntivi come erbe e spezie».

«Ciò comporterà», ha proseguito Akkerman, «una produzione “premium” a marchio proprio in volumi significativi o in lotti relativamente piccoli. La linea di produzione del formaggio è stata costruita per soddisfare le ambizioni di crescita futura dell’azienda».

«Differenti flussi di latte», ha aggiunto l’a.d. dell’azienda, «potranno essere trasformati in prodotti di nicchia specifici, come il formaggio biologico. I rifiuti biodegradabili come i residui di latte saranno trattati nel vicino impianto Mona Biogas ad Anglesey e tutta l’acqua di processo sarà recuperata dalla concentrazione di siero di latte, riducendo così al minimo il consumo di acqua potabile. Questo la renderà la fabbrica più rispettosa dell’ambiente in Europa. Una fabbrica che funzionerà completamente con elettricità rinnovabile».

Ronald Akkerman ha poi rivelato che «Mona Island Dairy collaborerà a stretto contatto con i clienti per identificare le tendenze del mercato, sviluppare nuovi prodotti e creare un netto vantaggio competitivo a livello di vendita al dettaglio e di ristorazione».

Oltre ai molti elogi giunti dal ministro e da altri responsabili governativi, merita di essere sottolineato l’ingresso nel team dirigenziale dell’azienda di Graham Jackson, docente della Wrexham Glyndwr University Business School, che occuperà la posizione di direttore con responsabilità per lo sviluppo strategico e la corporate governance.

Una volta giunta a regime, l’azienda occuperà oltre cento persone.

Per maggiori informazioni si può consultare il sito web dell’azienda o scrivere a info@monadairy.com

11 aprile 2022