Cipro è una polveriera: pastori in rivolta per Halloumi e prezzo del latte

Protesta allevatori ciprioti
immagine tratta dal servizio video di Euronews© (riprodotto in calce a questo articolo)

Clima rovente, e non solo per il caldo torrido di questo maggio, nell’isola di Cipro. A renderlo incandescente è la rivolta degli allevatori e dei produttori di Halloumi, il formaggio locale, ancora una volta al centro di dispute e polemiche.

Martedì scorso, 17 maggio, una piccola ma agguerrita folla si è radunata all’esterno del palazzo presidenziale. Mutuando scene già viste ad esempio in Sardegna nel 2019, i protagonisti della protesta hanno sversato ingenti quantitativi di latte, e per rendere più clamoroso il loro presidio hanno incendiato decine di balle di paglia, sino all’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco.

Protesta allevatori ciprioti
immagine tratta dal servizio video di Euronews© (riprodotto in calce a questo articolo)

I cartelli, gli striscioni e gli slogan non hanno lasciato spazio alle interpretazioni: al centro della vertenza, ancora una colta, l’Halloumi: il formaggio-simbolo dell’isola, largamente esportato in diversi Paesi europei (Regno Unito, Germania, Grecia, etc.) ma non ancora adeguatamente valorizzato, secondo le aspettative dei produttori.

Alla concessione della Dop, ottenuta in aprile, ha fatto seguito, all’inizio di questo maggio, un atteggiamento quantomeno ostruzionistico di alcune componenti governative che – a detta di molti – starebbero agendo per favorire gruppi di potere industriali.

È convincimento di molti, e tra di essi va inclusa la quasi totalità di allevatori e produttori artigianali, che i ritardi nell’attuazione della Dop sarebbero il preludio alla revoca della concessione del marchio di protezione da parte di Bruxelles. Revoca che spianerebbe la strada ad un Halloumi prodotto anche con il latte in polvere.

I manifestanti, che non si sentono tutelati dal proprio Governo, aggiungono che la concomitanza di questa vicenda con una situazione di per sé già critica per tutti gli allevatori – a causa dell’aumento dei costi di produzione – porta alla vendita di latte sottocosto e ad un’esasperazione difficilmente controllabile, di fronte alla quale s’impone la necessità di aiuti statali.

Alle due principali richieste avanzate – lo sblocco della procedura Dop e gli aiuti economici per contrastare gli aumentati costi – il direttore dell’ufficio del presidente, Andreas Iosif, ha risposto esortando gli allevatori alla pazienza, e assicurando che il Governo è impegnato su due fronti molto “caldi”: quello legale, per confutare la prospettiva di una perdita della Dop, e quello economico, con misure di aiuto ordinarie e straordinarie. Le prime (5 milioni di euro per il comparto ovicaprino) matureranno in tempi brevi mentre le seconde saranno soggette all’accoglimento della richiesta di maggiori aiuti che verrà presentata alla prossima riunione dei ministri dell’Ue, a Bruxelles.

In merito alla verosimile produzione di Halloumi contraffatto, ovvero prodotto con latte in polvere, sono intervenuti sia il Ministero dell’Agricoltura – che ha confermato l’individuazione di campioni sospetti, su cui si indagherà e controllerà attentamente – che il Ministero del Commercio, che ha promesso un maggior impegno da parte del sistema statale di controllo e adeguate sanzioni (sino a 150mila euro) per i contraffattori.

23 maggio 2022

Qui il servizio di Euronews dedicato alla vicenda