Vanno sempre più forte i formaggi italiani sul mercato giapponese. A confermarlo, oltre ai confortanti dati di mercato, arriva ancora una volta l’interesse che gli operatori nipponici hanno manifestato per un’iniziativa professionale organizzata dall’Ice, in collaborazione con Assolatte.
Il recente seminario sui formaggi Dop italiani, svoltosi presso la prestigiosa scuola di cucina Hattori, al centro di Tokyo, ha infatti registrato il tutto esaurito e un grande interesse, manifestato dai presenti attraverso molte ed acute domande, che dimostrano un profondo interesse e la volontà di comprendere al meglio ogni singolo prodotto, per proporlo ad un mercato di consumatori mediamente attenti e interessati.
Nel corso dell’evento sono state illustrate le caratteristiche e la versatilità di molti formaggi italiani, sia tal quali sia nelle tre preparazioni culinarie ideate e curate dallo chef Ryuichi Hamasaki, titolare dell’omonimo ristorante.
I dati di mercato
Negli ultimi anni il Giappone ha fatto registrare un incremento nel consumo dei formaggi che nel 2020 ha sfiorato le 361mila tonnellate, con un +0,2% rispetto al 2019. Il consumo pro-capite è passato dai 2,2 chilogrammi del 2014 ai 2,7 del 2020. Le importazioni di formaggi hanno registrato lo stesso trend in crescita, sia in valore sia in volume, anche grazie all’accordo Epa (prevede la riduzione dei dazi per le importazioni) del 2019. Da notare però che la pandemia da Covid-19 ha dapprima frenato la richiesta, nel 2020 (-5,6%), e poi lanciato una interessante ripresa (+3,4%) nel 2021.
“Nei primi 4 mesi di quest’anno”, ha commentato ai microfoni dell’Anda la direttrice dell’Ice Erica Di Giovancarlo, “abbiamo assistito ad una grande ripresa che fa ben sperare”. Su questo aspetto, “l’accordo di libero scambio Ue-Giappone – Epa – può riprendere a far sentire i suoi benefici effetti”.
“Con i corsi di formazione diretti ai professionisti del settore”, ha aggiunto Di Giovancarlo, “la nostra agenzia vuole cogliere il momento giusto per proporre l’eccellente qualità dei prodotti dell’industria casearia italiana, alimenti che come abbiamo dimostrato oggi ben si combinano anche con la cucina locale”.
Italia sesto nell’export per fatturato
Nel 2020, il Giappone ha importato 1,27 miliardi di dollari in Cheese, diventando il 7° importatore di Cheese al mondo. Il nostro Paese è stato il sesto esportatore di formaggi nella terra del Sol Levante, con una quota pari al 7,3%. Al primo e secondo posto figurano l’Australia, con il 19,1% e la Nuova Zelanda con il 18,8%. Seguono Stati Uniti (16,5%), Paesi Bassi (9,8%) e Germania (7,8%).
20 giugno 2022