La spagnola Upa (Unione dei Piccoli Agricoltori e allevatori) ha comunicato, giovedì scorso 23 giugno, di aver denunciato all’Aica (Agenzia per l’Informazione e il Controllo Alimentare) la catena della Gdo asturiana Alimerka per aver messo in vendita il loro latte a prezzi definiti “catastrofici”.
L’organizzazione ha precisato che da qualche tempo Alimerka sta commercializzando il latte confezionato a marchio proprio sotto i costi di produzione. Per questo motivo l’Upa ha richiesto al gruppo commerciale di rettificare i prezzi e rispettare la vigente legge sulla concorrenza in campo alimentare.
“Nel contesto di un aumento senza precedenti dei costi di produzione”, ha precisato Upa in un comunicato stampa, “che colpisce in particolare il settore degli allevamenti di bovine, esistono ancora grandi catene di distribuzione che utilizzano il latte come prodotto attrattivo, facendo offerte fuorilegge e vendendo in perdita” per promuovere altri prodotti ovvero l’esistenza della propria catena di supermercati.
L’associazione degli allevatori assicura che da qualche giorno è possibile trovare il latte marchiato Alimerca e Cremosita (due marchi di proprietà di Alimerka) al prezzo di 0,70€/litro (in precedenza a 0,65€). Una cifra che, : gli interessati, “è abusiva e in perdita”. Dall’Unione Piccoli Agricoltori e Allevatori sostengono infatti che, “con gli attuali costi di produzione – innescati dalla spirale al rialzo che incide principalmente sui costi energetici – non è possibile vendere latte a quel prezzo senza incorrere in violazioni di Legge”.
La norma a cui i piccoli allevatori spagnoli si riferiscono è definita “Food Chain Law”(legge sulla filiera del cibo, ndr), è stata recentemente rivisitata e inasprita, al fine di evitare la “distruzione del valore nella filiera”. E “offrire latte a quel prezzo”, incalza l’Upa, “è una manifesta distruzione del valore e del lavoro dell’intera filiera, e soprattutto dell’anello più debole, rappresentato dagli allevatori”.
L’organizzazione ha quindi interpellato ufficialmente l’azienda Alimerka, evidenziando che la medesima “si vanta spesso di avere origini rurali e asturiane”, e che “dice di puntare sulla sostenibilità e sui prezzi equi”, richiedendo di “considerare la storia” e di assumersi le proprie responsabilità nei confronti del settore primario.
“Il cibo dev’essere venduto a un prezzo equo”, affermano dall’Up, e “vendere un litro di latte a 0,70 è praticamente venderlo a meno dell’acqua. È illogico e illegale”, hanno concluso.
L’associazione ha così portato queste considerazioni all’attenzione dell’agenzia Aica, chiedendo ad essa di agire rapidamente per fermare queste pratiche abusive e altamente lesive degli interessi degli allevatori.
27 giugno 2022