Bevande vegetali: nessuna può sostituire il latte vaccino. Uno studio dell’Fda

bevanda a base di soia
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Sino a prova contraria, il latte vaccino è e rimane un’insostituibile fonte di fosforo, di magnesio, di zinco e di selenio: minerali fondamentali per la nutrizione umana, del tutto assenti o assai carenti nella gran parte delle bevande di origine vegetale.

Queste le conclusioni, in via del tutto generale, a cui è giunto il primo grande studio scientifico – condotto dalla Fda (Food and Drug Administration) statunitense – teso a confrontare i livelli di questi quattro elementi in otto diverse bevande a base vegetale. Bevande troppo spesso indebitamente proposte come alternative al vero latte vaccino.

Tali bevande, generalmente ottenute macinando prodotti vegetali quali avena, riso, mandorle, soia, immergendoli in acqua e aggiungendo emulsionanti e stabilizzanti, sono diventati popolari negli ultimi anni, ad opera tanto dei vegani quanto dei consumatori che, per motivi etici e ambientali, hanno deciso di non nutrirsi più di prodotti lattiero-caseari.

I latti vegetali sono spesso naturalmente più poveri anche di calcio e di iodio. La legislazione statunitense permette la loro fortificazione a patto che i produttori dichiarino la loro presenza sulla confezione. Per quanto concerne i livelli dei suddetti altri minerali – fosforo, magnesio, zinco e selenio – essi non debbono essere riportati in etichetta. A tale proposito il gruppo di lavoro che ha realizzato lo studio ha sottolineato come questi elementi vengano comunemente introdotti nella dieta di molti cittadini statunitensi proprio attraverso il latte vaccino.

Gli studiosi dell’Fda hanno posto al centro della loro ricerca la definizione dei livelli dei suddetti minerali in ottantacinque campioni di bevande vegetali a base di mandorle, anacardi, cocco, canapa, avena, piselli, riso e soia. I risultati delle analisi hanno permesso di stabilire che, a differenza di altre bevande, quella di piselli si faceva apprezzare per alcune similitudini con il latte vaccino (quantomeno per ciò che riguarda i suddetti quattro nutrienti, ndr), per un contenuto più elevato (+50%) di fosforo, zinco e selenio rispetto al latte.

Per quanto concerne gli altri prodotti esaminati, tutti hanno mostrato gravi carenze di minerali rispetto al latte vaccino. Il latte di mandorla, ad esempio, ha un nono del fosforo, minerale necessario per la crescita e la riparazione dei tessuti, che concorre anche alla buona assimilazione di vitamina D e iodio. Tutti i prodotti – a parte la bevanda di piselli – hanno fatto riscontrare livelli di selenio (necessario per un sistema immunitario sano, ndr) molto più bassi rispetto al latte vaccino. 

Concludendo, i ricercatori dell’Fda hanno tenuto a precisare che l’intento dello studio non è stato quello di mettere a confronto prodotti vegetali con un prodotto di origine animale, bensì quello di offrire un confronto tra le diverse bevande vegetali, per far sì che i consumatori possano scegliere quelli di propria preferenza, e operare – a tempo debito – le dovute integrazioni, con semi e legumi, principalmente.

5 settembre 2022

Sullo stesso argomento vi proponiamo un’interessante analisi dal sito web “Rebellion” (“Capitalismo vegano, multinacionales alimentarias y BlackRock”) sul mondo delle bevande vegetali e su chi si cela dietro di esse. Qui la sua traduzione in lingua italiana