Francesi pazzi per la bufala Dop: il Nomisma svela i dati del successo

Mozzarella di Bufala Dop al Sial 2022
Mozzarella di Bufala Dop al Sial 2022 – foto Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Dop©

Ancora tre giorni intensi di Sial (il Salon International de l’Alimentation, che chiude i battenti mercoledì 19), a Parigi, per i promotori della Mozzarella di Bufala Campana Dop: tre giornate dense di degustazioni, presentazioni, contatti commerciali nella principale kermesse gastronomica di un Paese – la Francia – che tanto bene ha un accolto negli ultimi anni il latticino simbolo del nostro Meridione.

A Parigi il consorzio di tutela ci è tornato da sabato scorso, per l’apertura del salone, accompagnato da numeri record: la Francia è il principale importatore di Mozzarella di Bufala Campana (33,7% delle esportazioni totali, con 20 mila tonnellate di prodotto) per il 2021, anno in in cui proprio la mozzarella ha superato il Camembert Aoc nel suo stesso Paese di origine.

Per conoscere in profondità i dati di un fenomeno così interessante, il consorzio ha così commissionato al Nomisma nei mesi scorsi una ricerca sul mercato francese da cui  è apparso evidente (dati relativi al 2021) un vero e proprio exploit: con il 70% dei consumatori che hanno avuto almeno un’occasione di consumo di Mozzarella di Bufala Campana nell’anno, e il 12% che la consuma abitualmente (almeno una volta alla settimana).

L’identikit del consumatore prodotto dalla ricerca ci racconta che il 33% di chi acquista Mozzarella di Bufala in Francia ha una famiglia con figli minori, che il 29% appartiene alla fascia d’età 26-40 anni e che un consumatore su cinque la acquista nelle “fromagerie”.

«Sono numeri», ha affermato il presidente del consorzio, Domenico Raimondo, «che ci incoraggiano ad andare avanti puntando sulla qualità e sul miglioramento della logistica. Dobbiamo essere ancora più veloci e pronti a soddisfare la voglia di bufala campana che c’è Oltralpe e in tutta Europa, nonostante le forti difficoltà determinate dall’incremento dei costi energetici, che rischiano di vanificare il nostro impegno».

17 ottobre 2022