Martedì scorso, 15 novembre, Eurostat ha comunicato i dati del 2021 relativi alla produzione di latte nell’Unione Europea: 161 i milioni di tonnellate complessivi (+4,3% rispetto al 2020), il 96% dei quali è di origine vaccina (+700 mila tonnellate rispetto all’anno precedente).
Il report, intitolato “Milk and milk product statisics” precisa che la gran parte del latte crudo – 150,7 milioni di tonnellate – è stato consegnato alle latterie ovvero ai trasformatori: 146,5 milioni di tonnellate di latte vaccino e 4,2 milioni di tonnellate di latte ovino, caprino e bufalino. La differenza, poco più di 10,3 milioni di tonnellate, sono state invece consumate diversamente: utilizzate come alimentazione per altri animali o consumate presso le famiglie degli allevatori o trasformate in proprio.
Primo produttore assoluto dell’Ue, ancora una volta, è risultato la Germania, con il 19% del totale, il 20% del burro, il 29% dei prodotti acidificati come lo yogurt e il 23% del formaggio.
In prevalenza latte di vacca, con qualche eccezione mediterranea
“Il latte vaccino”, spiega una nota stampa di Eurostat, “rappresenta in Europa la stragrande maggioranza della materia prima che viene consegnata alle latterie, all’interno della maggior parte degli Stati membri”. Fanno eccezione la Grecia, Cipro e la Spagna, nell’ordine, Paesi in cui nel 2021 il latte ovicaprino ha fatto registrare un peso maggiore: il 56% del totale nel primo, un quinto (21,4%) nel secondo e poco più di un decimo (11,9%) nel terzo.
Rimanendo al latte ovicaprino, durante lo scorso anno la Spagna ne ha prodotto 1 milione di tonnellate, seguito dalla Grecia, con 900 mila tonnellate e dalla Francia, con 800 mila tonnellate. L’Italia ha prodotto 700 mila tonnellate di latte da animali diversi dal vaccino, incluso incluso il latte di bufala dell’Ue.
Relativamente al latte vaccino crudo, invece, esso è stato in buona parte (20,9%) prodotto da aziende agricole tedesche e trasformato per il 21,8% da caseifici dello stesso Paese. Complessivamente invece cinque nazioni – Germania, Francia, Paesi Bassi, Polonia e Italia – hanno fornito circa i due terzi del totale prodotto, vale a dire il 64,2% di esso, con un 65,2% del medesimo latte trasformato nei caseifici dei suddetti Paesi.
Cosa si produce con il latte nell’Ue
In Europa il latte vaccino è utilizzato per realizzare un’ampia gamma di prodotti lattiero-caseari, freschi e trasformati. I “numeri” del 2021 parlano di 10,4 milioni di tonnellate di formaggio (da 61,4 milioni di tonnellate di latte intero e 16,4 milioni di tonnellate di latte scremato), di 23,2 milioni di tonnellate di latte alimentare (13 milioni di tonnellate di latte intero e 10 milioni di tonnellate di latte scremato) e di 2,3 milioni di tonnellate di burro.
Forti le oscillazioni di prezzo registrate: dopo il forte calo del 2016 (-6,1%), seguito dal “rimbalzo” del 2017 (+20,3%), nel 2021 il prezzo medio è stato superiore del 7,4% rispetto alla media del 2020, con picchi in Irlanda (+16,4%), Polonia (+13,7%), Paesi Bassi (+10,1%) e Germania (+10,1%).
21 novembre 2022