L’Efsa riscrive i diritti dei vitelli: aumentano gli oneri per gli allevamenti intensivi

Vitelli in stalla
foto Pixabay©

Il futuro dei vitelli sarà un poco migliore di quanto sia il loro presente: i giovani bovini cresceranno non più soli, in box singoli, ma in gruppi di 2-7 capi, così da poter beneficiare del contatto con dei loro simili e della possibilità di socializzare che oggi viene loro negata. Ognuno di essi disporrà di maggior spazio, sia per riposare (3mq) che per giocare con i propri simili (20mq).

A stabilirlo è l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), che tracciando le linee-guida che condurranno alla revisione delle normative in materia di benessere animale, ricorda la necessità di assicurare ai giovani animali anche un contatto ravvicinato con le proprie madri, almeno nelle prime ventiquattro ore di vita. Questo per evitare lo stress da isolamento e il blocco della suzione, e per assicurare il colostro necessario e una prima disponibilità di latte, che dovrà essere pari al 20% del peso corporeo dell’animale, nelle prime settimane di vita.

Dal quindicesimo giorno, invece, ai giovani bovini dovrà essere garantita una sufficiente razione di fieno di buona qualità, e in quantità crescenti, per assicurare una corretta funzione ruminale e un adeguato apporto di nutrienti.

Nuovi pesi per un comparto in crisi

La prospettiva, facile da intravedere, in tutto questo, è che una sacrosanta conquista per la dignità e la salute di questi animali rischia di rappresentare un ulteriore peso per gli allevamenti da latte, già messi a dura prova dalla crisi attuale. E questo in particolar modo per gli allevamenti intensivi. 

In sostanza le misure che verranno introdotte si evincono da un primo documento di quasi duecento pagine con cui il Comitato per la salute e il benessere animale dell’agenzia offre il proprio parere scientifico alla Commissione Europea, all’inizio di un iter che entro la fine del 2023 condurrà alla revisione della normativa europea sul benessere animale.

Il dossier offre preziose raccomandazioni alla politica europea, a chi si occupa di gestione del rischio e di valutazione del benessere animale, tanto nelle aziende zootecniche quando in quelle della sanità veterinaria.

I pareri così espressi dai tecnici dell’Efsa sui vitelli seguono quelli pubblicati negli ultimi mesi a proposito del benessere di suini, polli e galline ovaiole, sia negli allevamenti che nel trasporto. Nelle prossime settimane si pronunceranno sui bovini da latte e su altre specie avicole. L’iter si concluderà il 23 maggio, data in cui è prevista la presentazione ufficiale di tutte le linee-guida affidate alla Comunità Europea.

5 aprile 2023