
Mercoledì scorso, 24 maggio, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha definito la sua posizione sulle norme dell’Ue destinate a ridurre l’inquinamento e accompagnare i grandi produttori agroindustriali verso la transizione ecologica.
I deputati della Commissione Ambiente hanno votato per l’inasprimento della IED (Industrial Emission Directive), vale a dire delle norme relative alla prevenzione e al controllo dell’inquinamento da emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo da parte di grandi impianti agroindustriali.
A larga maggioranza gli eurodeputati si sono espressi per inasprire le norme sulle emissioni industriali, inserendo finalmente e per la prima volta tra le fonti inquinanti gli allevamenti intensivi di bovini, suini e pollame, equiparandoli di fatto alle industrie più inquinanti.
La relazione sulla direttiva relativa alle emissioni industriali e alle discariche dei rifiuti è stata adottata dagli eurodeputati con 55 voti favorevoli, 26 contrari e 6 astenuti, mentre il regolamento sull’IEP (Industrial Emission Portal) è stato adottato con 78 voti favorevoli, 3 contrari e 5 astenuti.
Per quanto riguarda gli allevamenti di bestiame, i deputati hanno votato per includere tra gli intensivi quelli di suini e pollame con più di 200 unità di bestiame adulto e quelli di bovini con più di 300 unità di bestiame adulto. Queste realtà si preparerebbero quindi ad essere soggette alle regole previste per tutte le industrie inquinanti.
Le misure escludono gli allevamenti estensivi
Merita di essere sottolineato che i suddetti deputati hanno giustamente proposto l’esclusione degli allevamenti estensivi da queste misure.
A influenzare le scelte degli eurodeputati ha concorso verosimilmente l’opinione espressa dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, che ha classificato il settore zootecnico responsabile del 54% delle emissioni di metano (di origine antropica) generate nell’Ue, addossando principalmente la responsabilità agli allevamenti bovini.
Il Parlamento Europeo al voto tra il 10 e il 14 luglio
L’orientamento espresso dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo lascia intendere chiaramente che gli allevamenti dell’Ue saranno destinati ad essere sottoposti ad una più severa regolamentazione, per la tutela sia dell’ambiente che del benessere animale.
A seguito del voto della Commissione Ambiente la parola passerà al Parlamento Europeo, che sarà chiamato a votare la suddetta proposta tra il 10 e il 14 luglio.
31 maggio 2023