Stop al greenwashing: Unione Europea al lavoro per tutelare i consumatori

La sede del Parlamento Europeo a Bruxelles
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Un importante accordo è stato raggiunto la settimana scorsa tra il Consiglio Europeo e il Parlamento Europeo con l’obiettivo di tutelare i diritti dei consumatori. L’intesa, che si concretizza in una nuova direttiva dell’Ue, intitolata “Empower consumers for the green transition” (“Responsabilizzare i consumatori per la transizione verde”), mira a dare maggiore potere ai cittadini nel merito della “transizione verde”.

Il dispositivo ruota attorno al dilagante fenomeno del greenwashing, di fronte al quale il consumatore appare al momento disarmato: un numero crescente di produttori, del settore alimentare ma non solo, afferma infatti – in pubblicità e nella comunicazione in senso lato – di perseguire obiettivi e di raggiungere primati nel campo della transizione ecologica e del cambiamento climatico. In tal senso la nuova direttiva punterebbe a vietare argomentazioni che in materia ambientale risultino generiche o non comprovate.

La nuova direttiva aggiornerà l’attuale elenco di pratiche commerciali vietate nell’Ue per includere tra le affermazioni ambientali generiche – ad esempio – affermazioni come “a impatto zero”, “rispettoso dell’ambiente” o più semplicemente aggettivi come “naturale”, “ecologico” e “biodegradabile”. A meno che esse non siano metodologicamente verificate e dimostrate.

La responsabilizzazione dei consumatori

La nuova direttiva sarà volta a responsabilizzare i consumatori sul fatto che la transizione verde fa parte di un pacchetto più ampio di misure dell’Ue, che comprende la proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili, sulla direttiva “Green Claims” e sulla direttiva inerente il diritto alla riparazione di beni strumentali, tesa a ridurre gli ingenti volumi di apparecchiature di cui da decenni ci disfiamo con eccessiva nonchalance, in ragione anche della pressione pubblicitaria di nuovi beni più moderni e performanti.

La nuova direttiva entrerà in vigore modificando il testo attuale della direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali e della direttiva inerente – per l’appunto – i diritti dei consumatori.

Obsolescenza prematura dei beni di consumo

La nuova direttiva vieterà anche le pratiche che inducono all’obsolescenza prematura dei beni di consumo. Non potranno più essere proposti, ad esempio, degli aggiornamenti software come obbligatori se non lo saranno realmente, e non ci potranno essere presentati come riparabili dei beni che non lo sono. Inoltre verranno verificate e sanzionate le aziende che indurranno i consumatori a credere obsolescenti beni che obsolescenti non sono. Verrà inoltre approntata un’etichetta specifica per i beni con garanzia estesa oltre il minimo dei due anni previsti dall’Ue.

L’accordo tra Consiglio e Parlamento Europei rappresentata un nuovo passo avanti nel contrasto delle pratiche sleali e di greenwashing. Come suggerisce il nome, la direttiva “Empower consumers for the green transition” mira ad aumentare la protezione dei consumatori e a fornire ai consumatori stessi maggiori strumenti per sfidare le imprese che non si conformano.

I requisiti della nuova direttiva rientreranno nell’ambito della direttiva sulle azioni rappresentative dell’Ue, che consente azioni come le class-action, laddove gli obblighi non vengano rispettati. Il quadro complessivo che si delinea lascia pensare che non poche associazioni di consumatori utilizzeranno tali azioni per tutelarsi da problematiche sempre più impattanti sulla vita di ogni cittadino.

L’accordo provvisorio dovrà ora essere concordato e adottato formalmente sia dal Consiglio Europeo che dal Parlamento Europeo, verosimilmente nel prossimo mese di novembre, con la direttiva che entrerà in vigore nel giro di poche settimane. Dopo l’entrata in vigore della direttiva, è previsto un periodo di due anni per l’adeguamento delle imprese alle nuove norme.

Per saperne di più, è disponibile un Comunicato stampa in lingua italiana sul portale web del Consiglio Europeo.

4 ottobre 2023