Stati Uniti, i pediatri denunciano: “Blogger senza titoli di studio promuovono latti vegetali”

Bevanda vegetale a base di soia
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Sta suscitando sensazione negli Stati Uniti l’ultima campagna d’informazione lanciata dalla AAP (“American Academy of Pediatrics”, vale a dire “Accademia Americana di Pediatria”) di Washington, che punta a chiarire la scarsa (o nulla) attendibilità delle promozioni riguardanti i cosiddetti “sostituti del latte”, bevande vegetali che nulla hanno a che vedere con il vero latte, e i cui ipotetici valori vengono insistentemente esaltati su giornali e social media con argomenti che di scientifico non hanno neanche l’ombra.

“I genitori di bambini sotto i cinque anni interessati ad alternative al latte vaccino, come il latte di noci e di riso”, riferisce una nota stampa diffusa dall’accademia venerdì scorso, 20 ottobre, “hanno cercato informazioni online, scoprendo che quasi la metà dei blogger più popolari ad esprimersi su queste tematiche non sono né dietologi né medici”. Ad appurarlo è una recente ricerca presentata durante l’AAP National Conference & Exhibition, tenutasi presso il Walter Convention Center di Washington.

Ad essere letteralmente studiati sono stati la bellezza di 145 blog destinati al target dei giovani genitori. L’inchiesta ha così scoperto che un numero rilevante di fonti consultate abitualmente dai papà e dalle mamme statunitensi – per la precisione 69, pari al 47% del totale – non hanno alcuna competenza medica. Tra gli altri blogger, 47 (32%) sono nutrizionisti o dietologi, 8 appena (12%) medici o infermieri, 4 (5%) operatori olistici e i rimanenti appartengono ad altre categorie.

“Il gran numero di blogger che discutono delle alternative al latte per i bambini”, spiegano i responsabili dell’American Academy of Pediatrics, “suggerisce che questo è un argomento di grande interesse per gli operatori sanitari”. «Essi potrebbero rivolgersi a blog che forniscono informazioni non supportate e raccomandazioni nutrizionali sui sostituti del latte», ha affermato l’autrice principale dello studio, Kara Sangiuolo, studentessa di medicina presso l’Albert Einstein College of Medicine. «Penso altresì», ha aggiunto Sangiuolo, «che esista una grande opportunità per pediatri e nutrizionisti pediatrici di occupare loro gli spazi online e fornire informazioni più accurate e coerenti, per supportare chi desideri alternative al latte vaccino».

La ricerca ha appurato che le suddette “alternative al latte” più suggerite sono le bevande di soia (37%) e di piselli (17%), suggerite come “migliori alternative al latte”, mentre quelle più comunemente citate sono le bevande a base di soia (84%), di mandorle (79% ) e di riso (65%). Tuttavia, quattordici blog consigliano di preparare il “latte” in casa per i bambini piccoli, e due blog affermano che il “latte” fatto in casa sia la migliore alternativa al vero latte.

La ricerca è stata supportata dal Cohen Children’s Medical Center nella Divisione di Pediatria dello sviluppo comportamentale, con il supporto del Dr. Andrew Adesman e del Dr. Charles Schleien. L’autrice dello studio ha presentato la sua ricerca domenica scorsa, 22 ottobre nell’ambito della sessione del Council on Early Childhood.

25 ottobre 2023