Contadine e contadini svizzeri, riuniti in associazione (l’Usc, Unione Svizzera dei Contadini) proseguono con successo nell’opera di divulgazione ai consumatori attraverso una serie di iniziative tese ad accorciare le distanze tra città e campagna. Consolidato l’appuntamento con l’iniziativa “Visita delle stalle”, entrato ormai nelle consuetudini di decine di migliaia di famiglie, molte con figli piccoli e originarie di paesi a vocazione agricola, sta prendendo sempre più piede quella dei “Pali indicatori”, che attualmente si sta espandendo nella Svizzera italiana, a cominciare dal Canton Ticino.
I pali indicatori, ben visibili in quanto bianchi, sono piazzati in tutta la Svizzera: nei pressi di prati, campi coltivati e pascoli, e hanno la funzione di comunicare, in sintesi, alcuni valori delle attività agricole non industrializzate. A volte attraggono i passanti con battute brillanti, altre volte spiegano in maniera più piana concetti inerenti il lavoro e la vita delle contadine e dei contadini svizzeri.
La stagione dei totem dura due mesi
Come per tutte le cose serie, l’iniziativa dei Pali indicatori ha una sua organizzazione, di stagione in stagione, che prevede un inizio (l’ultima, avviata il 29 novembre scorso) e un termine, fissato al 31 gennaio prossimo, e una serie di attività come la distribuzione, l’installazione e la manutenzione dei pali installati.
“Le aziende agricole che si trovano in luoghi facilmente accessibili”, spiegano i responsabili dell’Usc, “possono partecipare gratuitamente e sfruttare i pannelli informativi per dare maggiori informazioni alla popolazione sul proprio lavoro. Quest’anno più di 150 aziende agricole hanno partecipato alla campagna: un indubbio successo”.
Vista dal lato dei consumatori, che si tratti di una passeggiata domenicale o di un’escursione, cambia poco: “le persone che cercano il contatto con la natura”, spiegano all’Usc, “sono spesso desiderose di saperne di più sull’ambiente che li circonda, e sono naturalmente portati ad informarsi”.
E così, mentre contadine e contadini sono impegnati nelle loro attività aziendali e familiari, a parlare per loro sono questi “totem”, che rendono espliciti i messaggi destinati ai passanti. E più saranno stimolanti e accattivanti i concetti, più i consumatori saranno indotti ad una sosta che, pur senza impegno d’acquisto, porta quasi sempre ad una vendita diretta o indiretta, grazie anche al passaparola, alla qualità dei prodotti, alle etichette che per un lasso di tempo fungono per l’azienda da vero e proprio biglietto da visita.
I temi proposti nel 2024
I temi proposti attraverso i pali vengono concertati per tempo all’interno dell’associazione, partendo dalle proposte delle singole aziende. Per rendere meglio l’idea, due scritte che di recente sembra abbiano colpito l’attenzione di molti sono state “Pascolo pensante” e “Eco-salario”. Scritte insolite e talvolta criptiche che quasi sempre riescono ad esplicitare concetti complessi e valori importanti. E comunque sempre a incuriosire.
I contadini, che non spendono nulla per la realizzazione e l’installazione, sono chiamati a presenziare alla messa in opera del manufatto e a garantire la riverniciatura quando necessario. L’attuale campagna – 2023-24 – prevede più di quaranta argomenti: dalle api, ai maiali, dal grano ai prati.
“Particolarmente attrattivi per l’implementazione”, spiegano inoltre all’Usc, “si sono dimostrati i percorsi tematici, che possono coprire un’ampia varietà di aspetti. Pertanto le aziende agricole in prossimità di centri abitati o lungo sentieri ben frequentati e quelle ubicate in zone turistiche sono particolarmente adatte per utilizzare questi pali informativi”
20 dicembre 2023
Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili sul Portale web dei contadini svizzeri