
Maggiore trasparenza e credibilità saranno messi a disposizione dei consumatori di formaggi d’Alpe ticinesi in un futuro non remoto. A renderlo noto sono stati i vertici della Supsi (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana), attraverso la presentazione di “Blockcheese”, un progetto che mira a garantire una migliore informazione al consumatore finale a proposito della produzione, ma anche alla digitalizzazione del processo di certificazione dei prodotti.
Il progetto, sviluppato dall’Isin (Istituto Sistemi Informativi e Networking) del Dipartimento tecnologie innovative su mandato della Divisione di Economia, “si basa sulla tecnologia della blockchain che”, hanno spiegato i suoi responsabili in una nota stampa, “offre un’elevata tracciabilità e trasparenza delle informazioni”.
In sostanza, per il consumatore finale sarà sufficiente eseguire con il proprio smartphone la scansione di un QRcode per ottenere tutte le informazioni riguardanti ogni singola porzione di formaggio, “con una trasparenza”, prosegue la nota, “senza precedenti”. A monte, la digitalizzazione dei registri di produzione avviene attraverso una App dedicata ai produttori.
« risultati ottenuti», ha affermato Vanni Galli, docente e ricercatore dell’Isin, «sono molto promettenti e in futuro ci aspettiamo di poter estendere l’applicazione a più alpeggi, di coinvolgere ulteriori attori del settore e di sviluppare altri contenuti multimediali da mettere a disposizione del consumatore finale».
«La soluzione che abbiamo implementato», ha aggiunto Galli, «sottolinea l’importanza di questa innovazione: non solo ha il potenziale di rendere la gestione dei registri più agevole per gli alpeggi, ma pone anche le basi per una migliore trasparenza alimentare, aprendo a nuove prospettive nella percezione e fiducia dei consumatori verso i prodotti alimentari».
17 gennaio 2024