L’industria indiana del latte, già oggi tra i leader mondiali del settore, avrebbe fissato l’obiettivo ambizioso di incrementare i propri livelli produttivi, per raggiungere nel 2030 il 30% della produzione mondiale. La strategia è guidata dall’Nddb (National Dairy Development Board), organismo ministeriale indiano di settore, e viene supportata da una progressiva introduzione di tecnologia combinata da pratiche sostenibili. Se il piano dovesse andare in porto l’India potrebbe divenire così tra sei anni il primo produttore mondiale di latte.
Nel dettaglio, la strategia introdotta dall’Nddb si basa sull’incremento delle rese produttive degli animali da latte, attraverso l’introduzione di tecnologie all’avanguardia e l’attuazione di un piano di miglioramento delle pratiche produttive. La massima attenzione verrà data alla sostenibilità della complessa macchina produttiva, nel rispetto degli impegni assunti con il G20 tenutosi a Nuova Delhi nel settembre scorso.
Il programma di lavoro già definito dagli esperti dell’Nddb, in collaborazione con i colleghi del Dahd (Department of Animal Husbandry and Dairying, ente ministeriale per la zootecnia e l’industria lattiero-casearia) prevede la riorganizzazione e l’ottimizzazione della produttività delle bovine, l’incremento della shelflife del latte pastorizzato, un’elevata produttività a impatto zero e l’export di alcuni derivati del latte inizialmente verso Paesi con barriere commerciali semplici – come Nepal, Bhutan, Bangladesh, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti – per poi affrontare in futuro mercati più difficili da penetrare come quelli indonesiano, libanese, giapponese e russo.
“Per migliorare la durata di conservazione”, spiegano gli esperti indiani, “l’attenzione sarà rivolta al miglioramento della qualità del latte crudo principalmente attraverso la riduzione della carica batterica e il controllo dei contaminanti”.
Sebbene l’ambizione sia chiara, il raggiungimento di questi obiettivi richiederà di affrontare diverse sfide, tra cui il miglioramento delle infrastrutture lattiero-casearie, la garanzia della salute e del benessere degli animali e la mitigazione degli impatti ambientali. “La condivisione di conoscenze e tecnologie”, spiegano gli esperti dell’Nddb, “e il miglioramento delle relazioni con i partner internazionali sarà fondamentale non solo per raggiungere gli obiettivi dell’India, ma anche per contribuire alla sostenibilità e alla resilienza del settore lattiero-caseario globale”.
“Il percorso dell’India per diventare una potenza mondiale nel settore lattiero-caseario entro il 2030”, concludono, “rappresenta una convergenza di ambizione, tecnologia e sostenibilità. Questo sforzo non solo promette di trasformare il settore lattiero-caseario indiano, ma ha anche il potenziale per rimodellare i paradigmi di produzione lattiero-casearia globale, rendendolo uno sviluppo che vale la pena tenere d’occhio nei prossimi anni”.
6 marzo 2024