Sentimenti contrapposti in Svizzera e Austria attorno alle sorti dell’Emmental(er)

Emmental Arge Heumilch
Emmental – foto Arge Heumilch©

Nell’abusata locuzione latina “Mors tua vita mea” c’è la sintesi estrema – centratissima –  d’una vicenda che appena due settimane fa mostrava lo sconfitto Emmentaler svizzero – l’autentico e originario – non riuscire ad ottenere la protezione del marchio Aop dalla Commissione Europea, e che oggi palesa la strabordante soddisfazione di una delle componenti che – pur avendo abusato per decenni di quella denominazione, beneficia e beneficerà di tale decisione del principale organo esecutivo dell’Ue.

Da una parte quindi una denominazione che in Svizzera è protetta ma che non può esserlo nell’Unione Europea, in quanto il termine “Emmentaler” è storicamente e culturalmente associato a un’area geografica ben più vasta del solo territorio svizzero (che include Francia, Germania, Austria) e dall’altra un’importante realtà austriaca – la Arge Heumilch – che non riuscendo a trattenere la gioia per lo scampato pericolo (se la Ce avesse accordato la Aop all’Emmentaler elvetico in molti sarebbero dovuti correre ai ripari, cambiando denominazione) ha dato fiato alle trombe alimentando la stampa locale (qui un articolo sul periodico online Wochenblatt) che ha rilanciato la notizia spesso con grande enfasi.

Gli articoli pubblicati tradiscono uno stato di tensione che per lunghi mesi (dalla presentazione della domanda di ottenimento della denominazione) ha attanagliato caseifici e allevatori direttamente interessati, ma verosimilmente un’intera comunità che ha incessantemente soffiato contro. Perchè in gioco, nel solo comprensorio dei produttori di latte fieno c’erano 14mila tonnellate di Emmental e 140 milioni di chilogrammi di latte prodotti annualmente.

“La decisione della Commissione Ue”, spiega il Wochenblatt, “fornisce un grande sollievo ai produttori di latte fieno e i caseifici austriaci: alla fine di gennaio ha annunciato che la denominazione svizzera “Emmentaler” nell’Ue non potrà essere che un nome generico”. Indi per cui, i caseifici austriaci potranno continuare a produrre e commercializzare il loro Emmental in conformità con le normative nazionali.

“I membri di Arge Heumilch”, spiegano gli interessati, “producono Emmental esclusivamente con latte crudo e latte fieno secondo ricette tradizionali, poiché questa è la forma tipica di produzione nell’arco alpino”. Come sottolineato da Arge Heumilch, “al latte fieno è in gran parte legata la qualità dell’Emmental Arge”. È per questo che il rifiuto della protezione nella Commissione Europea all’Emmentaler svizzero è stato accolto molto positivamente dai trasformatori austriaci”. 

“Anche in Austria”, spiegano i produttori aderenti ad Arge Heumilch, “si produce formaggio emmentaler di alta qualità da generazioni. Una produzione molto ben disciplinata, regolata dal Codice alimentare austriaco”. “Il latte fieno”, proseguono, “ha origine nella produzione dell’Emmental austriaco, che è parte importante della cultura casearia austriaca”. «Il chiarimento ufficiale dell’Ue», ha commentato il presidente della “Vereinigung Österreichischen Milchverarbeiter” (l’associazione dei trasformatori di latte austriaci) Helmut Petschar, «è quindi molto importante per la nostra industria lattiero-casearia».

7 febbraio 2025