Tetrapak e Nms annunciano i cartoni super-ecologici per latte e altri alimenti liquidi

Il nuovo cartone prodotto da Tetrapak in collaborazione con Nissha
foto Nissha©

Dietro nomi di produttori noti a tutti come quello di Tetrapak ne esistono di molto meno conosciuti ma altrettanto importanti. È il caso della giapponese Nms (Nissha Metallizing Solutions), più brevemente denominata Nissha, leader nella produzione di carta metallizzata per imballaggi flessibili ed etichette.

L’azienda, con 8 unità produttive in Giappone e 32 disseminate in Nord e Sud America, Europa (una nel cuneese) e in altri Paesi dell’Asia, ha più di 5200 dipendenti e nel settore degli imballaggi è specializzata nella produzione di carta metallizzata: un’alternativa sostenibile alla pellicola, utilizzata nella produzione di imballaggi flessibili, con effetto barriera, principalmente utilizzati nei settori alimentare e cosmetico.

Le due aziende, Tetrapak e Nissha, hanno recentemente annunciato la produzione di un nuovo materiale alternativo all’ormai comune poliaccoppiato (cartone, polietilene, alluminio), destinato al confezionamento di latte e derivati liquidi del latte e altri alimenti liquidi (brodo, zuppe, ecc.). Il nuovo prodotto utilizzerà una maggior percentuale di carta (80% rispetto al 75% delle confezioni attuali) – da foreste certificate Fsc – e sarà caratterizzato da una maggior riciclabilità.

Presentando il prodotto, il Ceo di Nms Giorgio Bosso si è detto orgoglioso del risultato raggiunto, aggiungendo che «i nostri sforzi congiunti (con Tetrapak, ndr) per sviluppare questa soluzione vanno nella direzione di un aumento del contenuto di carta e di una riduzione delle emissioni di carbonio nei packaging di cartone asettici. La nostra soluzione a base di carta offre proprietà di barriera che consentono all’imballaggio di offrire una durata di conservazione e una protezione alimentare paragonabili a quelle delle tradizionali confezioni asettiche per i prodotti lattiero-caseari liquidi, come il latte».

Nel settore alimentare la proposta di Nms include soluzioni a base di carta classificate come riciclabili, rinnovabili e monomateriali, con elevati livelli di protezione contro l’ossigeno e la luce,  adatte sull’utilizzo di diversi rivestimenti.

Commentando il nuovo prodotto, il vicepresidente di Tetrapak Marco Marchetti, responsabile per la produzione di materiali per imballaggio, ha aggiunto che «Tetra Pak ha sempre creduto nel potere della carta, che ora stiamo spingendo ulteriormente. 

Sulla base di una maggiore percentuale di carta da noi utilizzata oggi – pari a circa l’80% del totale – la presenza di polimeri a base vegetale aumenta il contenuto complessivo rinnovabile di un cartone al 90%, riducendo l’impronta di carbonio di un terzo (33%)».

Una strada tracciata da oltre un anno, con il cartone Tetra Brik “Aseptic 200 Slim Leaf”, anch’esso «con una barriera a base di carta, che», continua Marchetti, «abbiamo lanciato nel novembre del 2023 con un produttore lattiero-caseario portoghese. Un precedente che dimostra come la barriera a base di carta possa aprire la strada di domani verso l’economia circolare a basse emissioni di carbonio per l’imballaggio».

Dal punto di vista del riciclaggio il nuovo materiale sviluppato da Nms e Tetrapak sarà composto da due strati – carta e polimeri vegetali – escludendo lo strato metallico (alluminio) presente nei cartoni ancora in uso.

7 febbraio 2025