
Supportata dall’agenzia di comunicazione e marketing Ogilvy Colombia, Nestlé CentroAmerica ha recentemente presentato una soluzione altamente innovativa nell’ambito dei packaging alimentari. Sì tratta di un film con proprietà simili alla plastica ma totalmente realizzato con siero di latte. Per dare la maggior enfasi all’operazione, il nuovo packaging è stato applicato alle produzioni casearie, dando luogo a quello che ora viene definito un “Self-Packaging Cheese” (Spc), ovvero un “formaggio auto-confezionante”.
Dopo tante ricerche e teorie di applicabilità, il siero derivato dalle lavorazioni casearie – sottoprodotto di lavorazione per eccellenza, ma ancora poco utilizzato – trova la sua prima concreta applicazione nel settore del largo consumo. Nell’accompagnare il lancio il concetto enfatizzato dall’azienda è quello di “Un doppio impatto garantito”, con il processo “Spc” che da un lato riduce i rifiuti di plastica e da un altro genera una seconda vita ad un sottoprodotto – il siero di latte – che altrimenti verrebbe scartato.
Per realizzare il suo innovativo imballaggio, Nestlé CentroAmerica ha implementato una linea di produzione in cui il siero del latte subisce un processo biotecnologico che trasforma i suoi componenti in un biopolimero chiamato Pha (poliidrossialcanoati), insieme ad altre componenti che portano alla produzione di un materiale avente proprietà simili alla plastica. “Il risultato”, spiegano alla Nestlé CentroAmerica, “è un materiale altamente biodegradabile, con caratteristiche adatte alla sua applicazione nel packaging alimentare”.
Nel presentare il prodotto, l’azienda ha evidenziato le particolarità esclusive dell’Spc, che – nel caso in cui sia imballaggio di un formaggio – deriva dal prodotto stesso. Ma non solo. Tra le sue prerogative viene sottolineato che il 100% del siero è trasformato in bioplastica, che questa è ecosostenibile al 100%, che si risparmiano all’ambiente le operazioni di smaltimento del siero, e che il processo offre ampie prospettive future di diversificazione del prodotto.
Attualmente il Self Packaging Cheese è in fase di sperimentazione, come sostituto dell’imballaggio primario e secondario dei formaggi Nestlé della linea “¡Qué Rico!” distribuiti a Panama. La prima produzione in programma riguarda 5.500 tonnellate di formaggio che – assicura l’azienda – “manterrà le proprietà nutritive, il gusto e la freschezza del prodotto”.
Nel commentare l’operazione il direttore delle comunicazioni e degli affari aziendali di Nestlé CentroAmerica, Kim Waigel, ha dichiarato che «siamo orgogliosi del “Self-Packing Cheese”, un progetto sviluppato insieme a Ogilvy e a un team multidisciplinare per esplorare soluzioni circolari, rafforzando al contempo i nostri processi produttivi e generando benefici tangibili per le comunità in cui operiamo». «Questa iniziativa», ha aggiunto Waigel, «riflette come l’innovazione possa diventare un motore per costruire un futuro più sostenibile e rappresenta un passo avanti nel nostro impegno per la sostenibilità e la creazione di valore condiviso».
23 maggio 2025