I supermercati dei nostri giorni pullulano di prodotti che appena dieci anni fa non avremmo neanche potuto immaginare, soprattutto nel campo delle bibite. Dai nuovi drink (soft drinks, snack drinks) alle bevande a base di acqua (plant waters, energy waters), la proposta è incredibilmente ampia e molto dinamica: i colossi del beverage fanno a gara infatti nel proporre al mercato merce sempre nuova, e per un prodotto che diventa un punto di riferimento per un proprio target, diversi altri finiscono come meteore nel dimenticatoio.
Tra le aziende che di tanto in tanto si lanciano in questo mercato si aggiunge in questi giorni la Arla Foods – gigante del settore lattiero-caseario del nord Europa, con sede in Danimarca – che, forse in seguito alla fuga di molti dal mondo del latte (intolleranti al lattosio, vegani, etc.) o forse solo per diversificare, sta per immettere sul mercato una gamma di bevande a base di latte e succo di frutta. Il target a cui i suoi nuovi milk-drink sarebbero diretti sembrerebbe quello degli adolescenti, già che il prodotto – ed è qui forse la novità meno prevedibile – è addizionato di anidride carbonica.
Da un’attenta analisi di mercato sembrerebbe che i giovani tra i 14 e i 18 anni gradiscono soprattutto le bevande addizionate di gas, per cui – per quanto possa sembrare strano – il prodotto verrà classificato tra le proposte gassate, con un occhio però alla componente “salutistica”, visto che – sempre secondo i sondaggi – la frutta è recepita positivamente, quale essa sia, e il latte utilizzato non può che essere scremato, almeno per la maggior parte della gente.
La stampa danese lo presenta specificando che “latte e succhi di frutta saranno mescolati prima che la miscela venga gassata” e inoltre precisa che “può essere utilizzato anche nei cocktail”. Da quanto trapela, la bevanda dovrebbe essere inizialmente testata in tre importanti mercati – Regno Unito, Singapore ed Emirati Arabi – dopodiché l’azienda deciderà se avviare una commercializzazione globale o meno. Agli interessati non resta che aspettare, per capire se il nuovo drink della Arla Food avrà migliore sorte rispetto ai tentativi compiuti dalla Coca-Cola Company nel 2009 (negli Stati Uniti) e dalla inglese Britvic Plc (in Inghilterra) nel 2014, entrambi miseramente naufragati.
2 ottobre 2017