I social s’interrogano sul cheeseburger di Google. Non sulla qualità del formaggio

“Formaggio sì, ma quale?”: è questa la domanda che sottintende il nome stesso della nostra testata. Mai avremmo pensato di chiederci un giorno, se non costretti a farlo, oggi, per evidenti motivi di cronaca dove sia corretto posizionare il formaggio, meno che mai se in un panino. La domanda se la sono posta invece decine di migliaia di persone che, nei giorni scorsi, hanno contestato in un’escalation impressionante un “errore” del gigante informatico Google.

Motivo del contendere, l’icona (o emoj) del “classico” panino imbottito da fast food in cui la fetta di formaggio sarebbe stata posta in posizione errata (in occasione del varo del sistema operativo Android 8), vale a dire non sopra l’hamburger bensì sotto ad esso.

Ora, ammesso e non concesso che i formaggi siano tutti uguali e che reagiscano al calore allo stesso modo o che si leghino meglio alla carne che al pane, o molto più democraticamente per il fatto che ognuno si possa sentire libero di posizionarlo dove meglio crede, la questione mette a nudo ancora una volta interessi deviati e condizionamenti che larga parte dei consumatori, americani e “americanizzati”, subiscono, laddove purtroppo un numero assai inferiore di persone negli Stati Uniti (e nel mondo tutto) si interroga su questioni assai più serie: dall’abuso di ormoni e antibiotici alla percentuale di cellulosa ammessa negli Stati Uniti tra gli ingredienti del formaggio grattugiato in commercio.

La rilevanza mediatica a questa minuscola vicenda, avviata nel novembre scorso sui social network dall’editore Thomas Baekdal e montata sino a raggiungere in questi giorni dimensioni virali (2.400 commenti, 26.000 retweet e oltre 52.000 “mi piace”) ha costretto l’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, ad intervenire, mercoledì scorso, 29 novembre, assicurando a chi lo aveva criticato il suo interessamento per risolvere il “problema” nel più breve tempo possibile. Ovvero con la prossima versione di Android: la 8.1. Sino ad allora quelli che sono stati chiamati i “puristi del cheeseburger” dovranno pazientemente attendere.

4 dicembre 2017