Il Group Bel, una delle firme più antiche dell’industria casearia francese, nato nel 1911 e presente in molti Paesi attraverso il proprio marchio “La vache qui rit”, sempre tradotto nella lingua locale (in Italia è “La mucca che ride”), ha annunciato mercoledì 6 dicembre il raggiungimento di un accordo sul prezzo del latte gli allevatori francesi. L’intesa, che manterrebbe stabile la remunerazione per tutto il 2018 garantirebbe 350 euro ogni mille litri ritirati e impegnerebbe i fornitori a determinate pratiche produttive, prevedendo premi periodici in base alla qualità del prodotto e alle metodiche di allevamento.
Nell’anno in corso, l’azienda ha ritirato sinora ad un prezzo medio di 327 euro, dopo che il 2016 era stato chiuso con una media di appena 286 euro, sempre per mille litri di materia prima.
L’intesa «garantisce la sicurezza dei nostri partner produttori per tutto il 2018», ha dichiarato Antoine Fiévet, presidente e amministratore delegato del gruppo, attraverso un’intesa stipulata con l’Apbo (Association des Producteurs de lait Bel Ouest; Associazione dei Produttori di latte Bel Ovest), che rappresenta l’85% della base produttiva della Bel in Francia.
L’accordo, presentato come “innovativo”, offre ai produttori delle garanzie che le parti hanno definito “importanti”, in un mercato ancora caratterizzato dalla forte volatilità dei prezzi. Inoltre, per sostenere ulteriormente i produttori e incrementare il livello qualitativo, sono previsti premi qualità per due tipologie produttive verso cui il mercato sta manifestando un crescente interesse: il latte “no-Ogm” e il “lait de pâturage”, ottenibile da allevatori in grado di garantire alle proprie vacche un minimo di 150 giorni di pascolo.
Queste «due buone pratiche produttive», ha sottolineato Fiévet, «saranno pagate sotto forma di premi mensili che potranno arrivare sino ad ulteriori 21 euro ogni mille litri», nella speranza che queste due tipologie di prodotto otterranno il giusto interesse dalla Grande Distribuzione Organizzata.
L’iniziativa intrapresa in Francia si fonda su recenti valutazioni che l’azienda francese ha compiuto nei Paesi Bassi, dove il latte di pascolo ha già trovato un suo spazio sul mercato, indicando la strada da seguire, verso un’agricoltura più sostenibile. Il latte di pascolo – ed è questo un aspetto della notizia che riguarda anche l’Italia, essendo il prodotto distribuito anche nel nostro Paese – verrà utilizzato dal primo trimestre del 2018 per produrre i formaggi della linea Babybel, che hanno come principale target il mercato dell’infanzia.
L’accordo-quadro per il mercato francese, che per Bel rappresenta il 20% del proprio fatturato annuo, riguarderà all’incirca settecento produttori e dovrebbe essere siglato dalle parti all’inizio del prossimo gennaio.
11 dicembre 2017