«Ho voluto incontrare i rappresentanti degli allevatori europei al fine di rassicurarli sull’impegno della Commissione Agricoltura, per il futuro della loro categoria». Con queste parole Paolo De Castro, che della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo è presidente, ha commentato l’incontro di martedì 27 mattina con una rappresentanza degli allevatori europei (che hanno poi incontrato anche il Commissario Ue Ciolos) riuniti a Bruxelles da due giorni per protestare contro la congiuntura negativa che vede i prezzi all’origine – stabiliti dall’industria – insufficienti a remunerare i crescenti costi di produzione.
«Il Parlamento Europeo», ha ribadito De Castro, «ha già dimostrato di essere vicino agli allevatori e alle loro istanze. Negli ultimi mesi sono stati organizzati numerosissimi incontri a sostegno delle problematiche del settore e il “pacchetto latte” che abbiamo modificato rispetto alla proposta della Commissione ne è stata un’importante dimostrazione».
«Certamente, il “pacchetto latte” non è ancora sufficiente», ha concluso l’ex ministro italiano all’agricoltura, e «ancora molto si può e si deve fare, a partire dalla prossima riforma della Pac che ci vede impegnati nella modifica della proposta Ciolos. Gli allevatori avrebbero dovuto rivolgersi al Consiglio Ue protestando, in maniera pacifica, contro i tagli alla Pac, tagli ai quali Comagri e Parlamento europeo si oppongono con forza».
Ancora rassicurazioni, cioè parole, mentre da tempo ormai sarebbe arrivato il momento di agire. Agire contro la lobby industriale europea, che di fatto opera facendo cartello, visto che ovunque il prezzo offerto ai produttori è di 37-38centesimi al litro. Un’industria che strangola il settore e contro cui la politica ha sempre avuto e continua ad avere un atteggiamento troppo accondiscendente e il polso sempre eccessivamente debole.
1 dicembre 2012