Philadelphia, il fresco “non fresco” e i nuovi spot Usa

 "Philadelphia set the Standard": ecco il nuovo claim con cui Kraft Foods racconta il suo prodotto di punta (immagine tratta dal nuovo spot Usa)Trenta secondi di persuasione pubblicitaria: è questo il senso del nuovo spot tv che Kraft Foods ha dedicato al suo prodotto di punta, il Philadelphia, per riposizionarlo sul mercato Usa. Mezzo minuto che può essere ben speso da ogni consumatore consapevole per capire dove la multinazionale andrà a parare i propri colpi sul mercato europeo, nei prossimi mesi.

In sostanza il video pubblicitario è stato prodotto per rispondere ai dubbi che una parte del mercato statunitense ha nei confronti del formaggio spalmabile più famoso che c'è: dubbi sulla freschezza, dubbi sugli ingredienti, dubbi sulla reale genuinità del prodotto.

 

Bidoni di latte appena munto: ecco cosa racconta di Philadelphia la Kraft Foods con il suo nuovo spot UsaLo spot quindi insiste sulla natura locale del latte (locale di dove?), aggiunta di crema fresca (il concetto di freschezza dell'industria è assai elastico), breve intervallo di tempo (sei giorni, senza specificare che possono essere di più) tra la mungitura e l'arrivo nel frigo del consumatore, ed un uso minimo o nullo di conservanti (ma ci sono, e ci sono proprio per garantire la shelf-life del prodotto). Ma di quale freschezza stiamo parlando allora, se il prodotto è trattato termicamente per durare settimane e settimane?

 

Tornando alla campagna mediatica in corso, l'azienda ha annunciato che all'attuale spot, caratterizzato dal claim "When it comes to taste, Philadelphia sets the standard" (Quando si tratta di gusto, Philadelphia definisce lo standard), ne seguiranno altri sino alla prossima estate, dedicati a raccontare il processo produttivo, a illustrare la gamma di prodotto, a cui se ne aggiungeranno altri, dedicati ai consumatori ispanici.

 

Il media televisivo verrà supportato da campagne stampa, inserti domenicali sui periodici femminili e del food (quattordici testate di larga diffusione). Infine – last but not least – sarà strategico anche il canale YouTube (con soggetti di minutaggio superiore, divulgativi, e tredici nuove ricette), strumento-chiave per arrivare al mercato dei food-blogger, sempre più importante per l'azienda (gli investimenti su questo fronte sono cospicui, e non solo negli Usa) per presenziare fortemente, oltre alla blogosfera, i social network.

 

2 febbraio 2013

 

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