L’industria dei mangimi favorita dal Parlamento Europeo

foto M. Corti©

5 febbraio 2009 – Il Parlamento Europeo ha chinato ancora una volta la testa davanti agli interessi delle lobby mangimistiche approvando l’ennesima variazione al regolamento sull’etichettatura dei mangimi animali, che consentirà ai produttori di nascondere una buona parte degli ingredienti “minori” agli occhi degli allevatori.

A non essere citati in etichetta saranno i componenti ultimi della lista, ovvero quelli presenti in percentuali magari minime e che spesso coincidono con materiali di risulta di lavorazioni dell’industria alimentare, in genere trattati con metodiche chimiche o chimico-fisiche.

Le etichette dichiareranno, come al solito, gli ingredienti in ordine decrescente ma senza indicare le percentuali di ciascun componente. Queste potranno essere richieste dal cliente al fornitore, che avrà però libertà di fornirle approssimativamente (del 15% in più o in meno) al fine di non rivelare l’esatta composizione del prodotto.

Secondo la Commissaria alla Salute, Androulla Vassiliou, l’intervento nel suo complesso è giustificato dal fatto che le emergenze sanitarie su mucca pazza e pollo alla diossina sarebbero oramai superate.