Igiene: Pechino blocca le importazioni di formaggi inglesi

Controllo di prodotti alimentari in CinaUn vero e proprio caso diplomatico – al centro del quale galeotto fu un cacio – è arrivato a turbare, da pochi giorni, i rapporti tra la Gran Bretagna e la Repubblica Popolare Cinese. I funzionari dell’amministrazione statale di Pechino, responsabili per la supervisione della qualità e la certificazione nazionale dei prodotti alimentari hanno bloccato le importazioni di formaggi britannici dopo che le condizioni igieniche di un solo caseificio sono state ritenute insufficienti.

I prodotti cinesi in una parodia del sito web EcoWatchLa notizia, rimbalzata dalla Cina a Downing Street, coinvolgendo di rimbalzo una quantità infinita di enti e dirigenti, ha scatenato una serie di reazioni a catena le più disparate, dalla sorpresa, all’incredulità, all’indignazione, alla determinazione a riportare nella giusta dimensione un caso andato ben oltre il profilo che avrebbe dovuto avere.

A quanto riportano i maggiori quotidiani anglosassoni, la richiesta di rispondere per le rime starebbe prendendo il sopravvento su un più naturale approccio moderato. Al contempo parrebbe che il sistema di sicurezza alimentare britannico si sia già attivato per eseguire i necessari controlli su tutti i caseifici che esportano in Cina, ma – ed è qui la sorpresa maggiore – dalle poche voci che trapelano da Pechino, parrebbe che il produttore “incriminato” non esporti in quel Paese.

Dopo una accurata ricostruzione dell’accaduto, sarebbe emerso che la decisione sia derivata da un report negativo stilato in seguito ad una visita compiuta nel mese di marzo scorso da una delegazione di funzionari della Repubblica Popolare cinese in un caseificio inglese. Per maggior precisione si trattava di alcuni dirigenti del “Department for the Environment, Food and Rural Affairs” della Repubblica Popolare di Cina, accompagnati da funzionari del “Industry Body Dairy Uk”.

Di fronte ad un atteggiamento tanto abbottonato come quello che sta tenendo l’amministrazione pechinese su questo caso, si è pronunciata la Dairy Co, associazione che rappresenta i produttori di latte della Gran Bretagna, affermando che durante la visita “i cinesi erano preoccupati per la manutenzione delle attrezzature, l’igiene dell’aria, le temperature di latte crudo durante il trasporto e lo stoccaggio”.

Fonti governative inglesi insistono sul fatto che i problemi fossero di entità del tutto trascurabile, e che di certo non rappresentassero alcuna minaccia per la salute pubblica. In questi giorni gli ufficiali sanitari e ambientali inglesi stanno ispezionando gli otto caseifici che esportano in Cina, in nome della Food Standards Agency, nella speranza di convincere il governo di Pechino a revocare il divieto.

Nel frattempo trapela un particolare che a Londra viene ritenuto molto irritante: a seguito di analoghe ispezioni effettuate in fabbriche irlandesi nel mese di aprile, i cinesi hanno dato la piena approvazione per l’esportazione dei formaggi di quel Paese. A questo punto il mondo lattiero-caseario inglese teme che i produttori irlandesi siano ora in una posizione migliore rispetto a quelli inglesi, per accaparrarsi le prossime commesse dei cinesi.

5 maggio 2014