Davanti allo sconquasso in cui versa l'Europa del latte – a due mesi o poco più dalla fine delle quote – tra i non pochi soloni che raccomandano tardive ricette e i troppi esperti che spiegano cosa si sarebbe dovuto fare, ecco che dalla Francia giunge notizia di un'azione concreta. Cinquecento allevatori della Normandia, aderenti all'Op (Organisation de producteurs) e legati da contratto alla Lactalis (220 milioni di litri conferiti nel 2014), si sono mobilitati di fronte allo spettro della chiusura di molte delle loro aziende, impugnando retroattivamente il diritto ad ottenere un prezzo di mercato mai riconosciuto dal gruppo industriale.
Messi alle stretta da una situazione ormai insostenibile, hanno deciso di intraprendere un'azione legale nei confronti dell'azienda "per aver praticato", sostengono gli interessati, "prezzi inferiori a quelli di mercato". La loro rivendicazione punta ad ottenere 8mila euro ad azienda, una cifra che non cambierà di molto la sorte di ogni singolo allevatore, ma che moltiplicata per il numero di essi raggiunge la ragguardevole cifra di 4 milioni di euro.
La faccenda potrebbe però assumere una dimensione rilevante – e non solo dal punto di vista economico – se i produttori aderenti alla federazione nazionale Npfl (Fédération Nationale des Producteurs de Lait) dovessero andare oltre il semplice appoggio manifestato negli ultimi giorni (qui un loro comunicato stampa di martedì scorso, in lingua francese). Nel contempo le recriminazioni sviluppate a carattere locale potrebbero investire la seconda firma francese dell'industria lattiero-casearia, Bongrain. E se allora le iniziative dovessero trovare una dimensione nazionale prima, e la vittoria della disputa poi, l'iniziativa potrebbe assumere un respiro europeo.
Le criticità ad oggi percepibili sono quelle di una possibile mancanza di compattezza tra gli aderenti alle organizzazioni coinvolte, o la perdita di legittimazione dei vertici delle associazioni da parte della base. Ma la prospettiva di un buon esito dell'azione collettiva ha risvegliato le coscienze. Dal punto di vista giuridico, la prospettiva legale di un'azione collettiva è basata su una legge emanata il 14 ottobre scorso che consente a più produttori aderenti ad una realtà organizzata di agire complessivamente, a favore dei propri membri.
19 gennaio 2015